Recovery plan da sogno. Scuola, ricerca e digitale: pioggia di soldi. Boom telemedicina, Sud ad Alta Velocità

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di Alessandra Severini

Medicina del territorio e energie rinnovabili, più asili nido e treni ad alta velocità al Sud, pagamenti digitali e mobilità sostenibile.


Il Recovery plan, ovvero il programma per spendere 209 miliardi di fondi europei entro il 2026 (fondi che diventerebbero 310 miliardi se attivati con altri finanziamenti Ue), è stata approvato stanotte dal Consiglio dei ministri. Immagina un paese più moderno, più verde, meno zavorrato dalla burocrazia. Il testo suddiviso in 6 grandi macroaree di intervento punta su digitalizzazione, rivoluzione verde e transizione ecologica, infrastrutture per una mobilità sostenibile, istruzione e ricerca, inclusione e coesione, salute.


SANITÀ

 

Per colmare le lacune della sanità, rese evidenti dalla pandemia, il governo destina al settore 19,7 miliardi. La novità è l'arrivo di 2.564 case della Comunità, una ogni 24.500 abitanti, che diventeranno il punto di riferimento sul territorio, anche per l'assistenza domiciliare integrata sulla quale si conta di realizzare 575 centrali di coordinamento, attivare 51.750 medici e fornire kit specializzati a 282mila pazienti. Previsti anche 730 mini-ospedali entro il 2026 e l'arrivo del Fascicolo Sanitario Elettronico.


INFRASTRUTTURE.

 

Circa 32 miliardi di risorse andranno ad interventi sulle infrastrutture.

Per lo più (28,3 miliardi) saranno investiti a rafforzare le grandi linee ferroviarie soprattutto a Sud. Completamento della Napoli-Bari, velocizzazione della Salerno-Reggio Calabria e del collegamento diagonale da Salerno a Taranto e della linea Palermo-Catania-Messina. Dopo la tragedia del ponte Morandi, più risorse per la messa in sicurezza e il monitoraggio digitale di viadotti e ponti stradali.


GIUSTIZIA E PA.

 

Per semplificare e velocizzare giustizia e pubblica amministrazione si punterà su tecnologie, reti ultraveloci in fibra ottica, 5G e satellitari. Negli 8 miliardi del capitolo cultura e turismo trovano spazio la riqualificazione di borghi e parchi. Un progetto speciale per Roma Caput mundi' in vista del Giubileo del 2025 e un Progetto Cinecittà per il cinema.


AMBIENTE.

 

Destinata la fetta maggiore di risorse: 68,9 miliardi. Si va dall'idrogeno verde alle energie rinnovabili, dalle ciclovie (con 1.000 km di piste ciclabili in città e 1.626 km di piste turistiche) ai 29,3 miliardi per l'efficienza energetica e la riqualificazione degli edifici.
GOVERNANCE. Rimane invece aperto il nodo dell'organismo che sarà chiamato a gestire i fondi che tante polemiche ha creato nei partiti e che è ben lontano dall'essere risolto.
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 13 Gennaio 2021, 15:40
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