Conte: «Niente nuovi lockdown nazionali, quota 100 non sarà rinnovata, riforma pensioni e reddito cittadinanza da migliorare»

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Nessuna proroga di quota 100, età pensionabile in base ai lavori, miglioramento del reddito di cittadinanza. E poi, sui decreti Salvini ampie modifiche per «allargare il meccanismo di sicurezza e protezione per i cittadini e per i migranti stessi». Sono solo alcune delle cose dette dal premier Giuseppe Conte al Festival dell'Economia di Trento dove ha anche respinto le critiche per come sta procedendo la stesura dei progetti da attuare con i fondi del Recovery Fund: «Non mi risulta che ci siano paesi più avanti di noi con il Recovery fund. È l'Ue che ci ha chiesto le linee guida e non i progetti». 

 

Quota 100 e pensioni

«Quota 100 è un progetto triennale di riforma che veniva a supplire a un disagio sociale. Non è all'ordine del giorno il rinnovo di quota 100». Lo dice il premier Giuseppe Conte al festival dell'Economia di Trento. E ancora: «Tra le riforme che ci aspettano possiamo anche lavorare su quella delle pensioni. Dobbiamo metterci attorno a un tavolo: ad esempio fare una lista dei lavori usuranti mi sembra la prospettiva migliore. Un professore universitario vorrebbe lavorare a settant'anni, mentre in tanti lavori usuranti non possiamo prospettare una vita lavorativa così lunga. Dobbiamo avere il coraggio di differenziare».

Reddito di cittadinanza



Conte difende poi il reddito di cittadinanza che però, secondo il premier, può essere migliorato: «Meno male che avevamo una misura di protezione sociale come il reddito di cittadinanza cui abbiamo aggiunto il reddito di emergenza. Certo si possono sempre migliorare in fase di attuazione. In due anni calare una misura così complessa in un tessuto sociale che presenta criticità strutturali, non è affatto semplice». «Il progetto di inserimento nel mondo del lavoro collegato al reddito di cittadinanza ci vede ancora indietro. Ho già avuto due incontri con i ministri competenti: dobbiamo completare quest'altro polo e dobbiamo riorganizzare anche una sorta di network per offrire un processo di formazione e riqualificazione ai lavoratori. Dobbiamo cercare di costruire un percorso coordinato. Spero che nei primi mesi del 2021 potremo presentare l'altro progetto, quello che incrocia l'attuazione del reddito di cittadinanza con l'inserimento nel mondo del lavoro». 

 
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Recovery Fund



Il Recovery plan «non sarà composto certo dai seicento progetti pubblicati e la cui diffusione abbiamo già denunciato alla procura.
Non possiamo consentirci progetti parcellizzati: aggregheremo i singoli progetti che saranno in numero molto più ridotto e forniranno una visione di Paese, in linea con le indicazioni Ue», ha sottolineato in merito a piano di aiuti europeo. Per evitare di sprecare fondi europei «cambierà tutto: avremo una struttura normativa dedicata al Recovery plan, che ci consentirà di individuare soggetti ad hoc e un percorso che ci consentirà di monitorare l'attuazione. Aspettate a giudicare»

Migranti e Ue



«Nessuno può pensare che la gestione dei flussi migratori, un fenomeno così complesso e da gestire con approccio multilivello, possa essere risolto da un mese all'altro. È un percorso che stiamo facendo e che già ha segnato una prima tappa nell'estate 2018 quando maturò la consapevolezza che Dublino dovesse essere superato. La proposta della Commissione europea è un passaggio non trascurabile ma sicuramente non è l'approdo di una politica europea efficace di gestione dei flussi migratori» che deve basarsi sul «principio di solidarietà». «Per chi si sottrae agli adempimenti dovrà esserci un meccanismo penalizzante», risponde a una domanda su eventuali multe a chi non accoglie.​

Sulle modifiche dei decreti sicurezza di Salvini «prima dell'estate è già stato fatto un lavoro intenso. Vogliamo allargare il meccanismo di sicurezza e protezione per i cittadini e per i migranti stessi, che arrivano spesso in condizioni di fortuna. È un progetto molto più ampio che cercheremo di integrare nelle modifiche che al primo Consiglio dei ministri utile cercheremo di portare. Ci stiamo lavorando adesso sul piano tecnico».  
 

Covid, Conte: escludo nuovo lockdown



«Io escludo pubblicamente un nuovo lockdown» nazionale «perché siamo in una situazione diversa rispetto a quella di inizio anno», ha detto anche Conte a proposito del virus. «Se si svilupperanno dei cluster potremo intervenire in modo circoscritto, perché abbiamo un sistema sofisticatissimo per incrociare i dati. Ai cittadini dico: riprendiamo la vita sociale con cautela ma con fiducia. Se dovessero smettere il rispetto di minime regole è chiaro che i numeri potrebbero salire ma se continueremo come adesso sono molto fiducioso». 
Ultimo aggiornamento: Sabato 26 Settembre 2020, 20:15
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