Quirinale, c'è intesa sul Mattarella bis. «Sono a disposizione, anche se avevo altri programmi»

Il presidente ha accettato l'offerta di Draghi e dei capogruppi

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Si è conclusa l'ottava votazione che ha rieletto con ampia maggioranza Sergio Mattarella presidente della Repubblica. La decisione di convergere sul capo dello Stato è arrivata dopo una mattinata di incontri e consultazioni tra i leader, il premier e lo stesso presidente della Repubblica che, raccontano in ambienti parlamentari, avrebbe ricevuto diverse telefonate dai leader di partito stamane mentre si trovava nella sua nuova casa di Roma. 

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Mario Draghi ha fatto da trait d'union tra il Colle e le forze politiche dopo un colloquio con Mattarella a margine del giuramento al Quirinale di Filippo Patroni Griffi come giudice della Corte Costituzionale. È opportuno che Mattarella resti al Colle «per il bene e la stabilità del Paese» avrebbe detto il premier - secondo quanto si è appreso da fonti autorevoli - allo stesso presidente della Repubblica e ai leader politici, che ha sentito nella mattinata. Dopo un vertice dei leader della maggioranza l'annuncio dell'intesa per chiedere a Mattarella di restare.

Nel pomeriggio c'è stata una visita dei capigruppo della maggioranza al Quirinale: «Mattarella si è messo a disposizione», hanno riferito al termine dell'incontro. È andato tutto bene», ha detto ai cronisti Simona Malpezzi capogruppo del Pd al Senato. Il Capo dello Stato ha detto che «aveva altri piani per il suo futuro», ma vista la situazione si è messo a disposizione, riferisce la capogruppo delle Autonomie al Senato Julia Unterberger lasciando il Quirinale. «Lo abbiamo pregato, vista la situazione, di restare per un altro mandato». 

 L'accelerazione che ha portato alla decisione di presentarsi da Mattarella per chiedergli di restare, è arrivata dopo che sono naufragate altre ipotesi avanzate da Salvini, che alla fine si è allineato: «Gli italiani non meritano altri giorni di confusione.

Io ho la coscienza a posto, ho fatto numerose proposte tutte di alto livello, tutte bocciate dalla sinistra. Riconfermiamo il presidente Mattarella al Quirinale e Draghi al governo». Salvini ha sentito poi al telefono Draghi preannunciandogli una visita a conclusione delle votazioni.

Il sì a Mattarella arriva con una nota anche dal leader di Forza Italia Silvio Berlusconi che comunica direttamente al capo dello Stato il sostegno del suo partito. «Grande soddisfazione» anche dal leader del Pd Enrico Letta: «È un grande successo per il Paese, il Parlamento e la stabilità del governo». Un invito a non perdere tempo viene da Pier Ferdinando Casini che fino a questa mattina era uno dei nomi su cui una parte delle forze politiche era pronta a convergere: «Chiedo al Parlamento, di cui ho sempre difeso la centralità, di togliere il mio nome da ogni discussione e di chiedere al presidente della Repubblica Mattarella la disponibilità a continuare il suo mandato nell'interesse del Paese».

Quindi la rielezione all'ottavo scrutinio con 759 voti. Meglio di lui solo Sandro Pertini, portato al Quirinale nel 1978 con 832 voti. 


Ultimo aggiornamento: Sabato 29 Gennaio 2022, 23:09
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