Ricorre oggi il centenario della nascita del Partito Comunista Italiano, fondato il 21 gennaio del 1921 a Livorno da Nicola Bombacci, Antonio Bordiga, Antonio Gramsci e Umberto Terracini, sull'onda della rivoluzione bolscevica che a Mosca travolse con la violenza ogni resistenza, anche quella socialdemocratica e menscevica. L'Armata Rossa aveva imposto il regime collettivista e altrettanto si pensava di realizzare anche in Italia fondando un partito che sin dall'inizio si richiamò alla Internazionale Comunista.
Era un altro secolo, ovviamente, in cui si dispiegava il conflitto tra ideologie e quella comunista non conosceva altro che la propria, contro ogni identità religiosa, culturale o nazionale. La storia ci dirà, alla fine del Novecento, che il bilancio di quella dottrina è stato fallimentare, sotto ogni aspetto. La caduta del Muro di Berlino ha aperto gli occhi anche a chi non voleva vedere.
Ma sarebbe sbagliato giudicare, con la statistica o con la storia, anche le vicende umane di quegli uomini, alcuni davvero straordinari anche sul piano intellettuale, che comunque erano mossi da ideali e che la vita ha profondamente segnato.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 21 Gennaio 2021, 08:46
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