'Ndrangheta, cade la giunta di Seregno: ombre sul vice sindaco della Lega Nord

'Ndrangheta, cade la giunta di Seregno: ombre sul vice sindaco della Lega Nord
La Giunta comunale di Seregno (Monza) è caduta, a seguito delle dimissioni di consiglieri e assessori di Lega Nord, Forza Italia e della minoranza, centrosinistra e liste civiche, che questa mattina hanno deciso in massa di abbandonare l'incarico. Il Comune, da due giorni, è al centro della bufera per la maxi inchiesta su infiltrazioni di Ndrangheta nel mondo della politica e dell'imprenditoria in Brianza.

Gli ultimi in ordine di tempo a dimettersi sono stati i consiglieri della Lega Nord e il vice sindaco Giacinto Mariani. Proprio Mariani secondo quanto sta emergendo dagli atti dell'inchiesta sarebbe il «padrone» dell'amministrazione comunale di Seregno e 'guida' del sindaco Edoardo Mazza, ora ai domiciliari.
Il vice, dimessosi insieme ai consiglieri, è ora indagato per abuso d'ufficio e sottoposto a misura interdittiva. A metterlo nei guai un'intercettazione contenuta in un'annotazione dei carabinieri. In una telefonata dell'ottobre 2015, il costruttore Antonino Lugarà, in carcere per corruzione e vicino alla 'ndrangheta, parla di Mazza con Stefano Gatti, consigliere (anche lui ai domiciliari), e quest'ultimo gli dice: «Lui c'ha il padrone ... unico padrone ... Giacinto Mariani». In un'altra intercettazione un architetto dice che Mazza è «di fatto 'guidato' dal vice-sindaco Mariani, definendolo nella circostanza addirittura una 'pedina'».

Ultimo aggiornamento: Giovedì 28 Settembre 2017, 12:50
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