L'Europa attacca i 5 Stelle, Moscovici: "Il tetto del 3% di deficit è intoccabile, elezioni incerte"

L'Europa attacca i 5 Stelle, Moscovici: "Il tetto del 3% di deficit è intoccabile, elezioni incerte"
L'Europa entra nel dibattito politico italiano, in vista delle elezioni in programma tra due mesi. Il commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici, in conferenza stampa a Parigi, ha evidenziato la situazione dell'Italia tra i «rischi politici» all'orizzonte in Europa. «L'Italia - ha detto - si prepara ad elezioni il cui esito è quanto mai indeciso. Quale maggioranza - si è chiesto - uscirà dal voto?» di marzo. «Quale programma, quale impegno europeo? In un contesto in cui la situazione economica dell'Italia non è certamente la migliore al livello europeo, felice chi potrà dirlo...».

«L'Italia è come un gatto: cade sempre in piedi», ha aggiunto Moscovici. «Oggi - ha aggiunto - la situazione economica sta migliorando, ci sono capacità creative, con un tessuto di Pmi estremamente potente che esporta e che alcuni potrebbero anche invidiarle....». «Guardo all'Italia con tenerezza, fiducia, e gli interrogativi che abbiamo tutti: ma gira e girerà, sono fiducioso», ha concluso rispondendo a una domanda sulle elezioni del 4 marzo.

"PROPOSTA DI MAIO? CONTROSENSO ASSOLUTO" La proposta di Luigi Di Maio di sfondare il tetto del 3% nel rapporto tra deficit e Pil «è un controsenso assoluto», ha detto il commissario Ue. «Sul piano economico - ha aggiunto - questa riflessione non è pertinente: il tetto del 3% ha un senso molto preciso, quello di evitare che il debito non slitti ulteriormente. Ridurre il deficit - ha martellato il responsabile Ue - significa combattere il debito e combattere il debito significa rilanciare la crescita». 

 «Penso che sul piano economico questa riflessione non sia pertinente, il tetto del 3% ha un senso, questo senso è evitare che il debito slitti ulteriormente e il debito italiano non può slittare ulteriormente deve, anzi, ridursi nel corso del tempo: quindi è un controsenso assoluto per l'Italia ma anche per il resto dell'Unione europea», ha affermato Moscovici aggiungendo: «Quello che dico ora l'ho già detto a dei partiti politici in Francia che pensavano che oltre il 3% si creasse la crescita: se fosse vero si saprebbe, conosco Paesi che sono in procedura per deficit eccessivo ed hanno una crescita debole...conosco Paesi in eccedenza di bilancio e che hanno crescita forte».

«Se chiedessi quale Paese è in procedura per deficit eccessivo con un tasso di disoccupazione al 10% e quale Paese ha 0% e piena occupazione, citando la Spagna e la Germania, in modo intuitivo, ad ascoltare il signor di Maio, si risponderebbe la Spagna. E invece non è vero, è esattamente il contrario». «Sono un uomo di sinistra - ha concluso - ridurre il deficit significa combattere il debito e combattere il debito significa permettere la crescita e la qualità della spesa pubblica. Più sei indebitato più sei incastrato». 

"FONTANA? PAROLE SCANDALOSE" Moscovici ha avuto parole dure anche contro il leghista Attilio Fontana. «Scandalose», ha detto commentando le parole del candidato del centrodestra in Lombardia, sulla razza bianca. Moscovici ha sottolineato che «i partiti illiberali, razzisti, estremisti, vanno combattuti sul terreno politico. Siamo delle democrazie, bisogna lasciare i popoli votare. Anche se sono parole ovviamente scandalose». 

L'IRA DI SALVINI-MELONI «Inaccettabile intrusione di un burocrate europeo nelle elezioni italiane. Le politiche di immigrazione incontrollata e di sacrifici economici imposte dall'Europa sono state un disastro e verranno respinte dal libero voto degli italiani, i burocrati di Bruxelles stiano tranquilli». Così il segretario della Lega e candidato premier Matteo Salvini sulle parole di Moscovici. «Penso che l'Europa debba farsi i fatti suoi sulla campagna elettorale italiana e che l'Italia debba disinteressarsi di quello che dice l'Europa. L'Ue ha poco da insegnarci: con noi è stata come quei santoni che fanno finta di curare le malattie e intanto ti rubano tutto il patrimonio», afferma invece Giorgia Meloni. «Tra le proposte di Fratelli d'Italia c'è ne è una importante proprio sul rapporto con l'Europa: vogliamo cambiare la gerarchia delle nostre leggi, dire che la costituzione italiana viene prima delle norme europee e rendere inapplicabili in Italia le leggi europee che vanno contro i nostri interessi. È esattamente quello che accade in Germania. Dobbiamo fare una campagna elettorale nell'interesse degli italiani e spero che riusciremo ad avere un governo di patrioti che possa rimettere l'Italia e i bisogni dei cittadini al centro delle sue scelte», ha dichiarato nel corso di una intervista a Rtl 102,5.

SIAMO USCITI DALLE CRISI «Credo di poter dire che siamo usciti dall'era delle grandi crisi europee», ha detto Moscovici riferendosi alla situazione economica, ma anche alla Grecia, alla Brexit, alla crisi migratoria, in conferenza stampa a Parigi. «L'Europa ha ripreso colore», ha aggiunto, sottolineando che ormai la crescita europea supera il 2%, «più degli Stati Uniti». «L'Europa - ha detto - può contare su una crescita solida e duratura». 

Moscovici, parlando dell'Italia, è tornato a evidenziare l'alto livello del debito pubblico in Italia che però «comincia a scendere». «Sull'Italia - ha detto - cito sempre Galileo: 'Eppur si muove...». «Possiamo avere fiducia nella ripresa dell' Italia», ha insistito, aggiungendo che diverse riforme sono state svolte e altre sono ancora da fare. Ma ha poi ribadito che il principale motivo di preoccupazione è «l'incertezza politica» per le elezioni del 4 marzo. Moscovici ha aggiunto che quello italiano è uno scrutinio che segue «da molto vicino». «Oggi - ha spiegato - è difficile immaginare quale coalizione uscirà dal voto, con quali ambizioni europee, anche se con l'approssimarsi delle elezioni tutti i partiti rivedono il loro posizionamento rispetto all'euro». 
Ultimo aggiornamento: Martedì 16 Gennaio 2018, 15:45
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