Mogherini: “I paesi africani si riprendano i migranti e si occupino di loro"

Mogherini: “I paesi africani si riprendano i migranti e si occupino di loro"
«L'Europa non vuole diventare fortezza, è stata la prima a denunciare gli orrori dei campi libici, ma ora è il momento che si attivino maggiormente gli Stati africani, sono i loro cittadini in gioco. Come serve anche che l'Europa offra maggiori canali di migrazione legale». Lo dice - in un'intervista ad Avvenire - l'Alto rappresentante, Ue Federica Mogherini, alla vigilia del vertice tra Unione Africana ed Unione Europea che si apre oggi ad Abidjan. Parlando dell'inchiesta della Cnn in Libia sui migranti venduti come schiavi, Mogherini afferma «che siamo stati noi, ben prima della Cnn, a denunciare le condizioni terribili di questi campi. Per questo un anno fa ci siamo messi in moto chiedendo all'Organizzazione mondiale per le migrazioni (Oim) di lavorare all'interno della Libia, noi forniamo assistenza finanziaria e sostegno politico».



A chi critica l'Ue per la cooperazione con la guardia costiera libica risponde che «è una critica infondata. Ricordiamoci cosa succedeva prima e purtroppo accade ancora: i migranti morivano sempre più spesso in acque libiche», visto che «l'Ue può farlo solo in acque internazionali», inoltre «in tre mesi abbiamo potuto formare appena 142 guardiacoste, ovviamente un numero insufficiente».

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La speranza di Mogherini per il vertice di oggi è «che gli stessi africani si occupino, insieme a noi, dei loro cittadini», perché «noi possiamo fare i salvataggi in mare, possiamo dare assistenza, cercare di proteggere in migranti bloccati nei campi, ma serve che i Paesi di transito incrementino la lotta al traffico, e quelli di origine accelerino l'emissione di documenti di rimpatrio». 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 29 Novembre 2017, 12:27
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