Minniti: "Sforzo enorme per gli incendi, sui migranti vedo la luce in fondo al tunnel"

Minniti: "Sforzo enorme per gli incendi, sui migranti vedo la luce in fondo al tunnel"
Dagli incendi agli sbarchi, passando per l'ordine pubblico nella giornata di oggi: questi i temi affrontati dal ministro dell'Interno, Marco Minniti, nel tradizionale Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica di ferragosto.

L'Italia ha affrontato una situazione difficile: da inizio anno c'è stato un più 70% di incendi con una media di oltre 1000 interventi al giorno. Lo ha detto il ministro dell'Interno Marco Minniti che ha ringraziato la protezione civile e tutte le forze dell'ordine. «Alle Regioni spetta per legge la responsabilità primaria in questo campo e vogliamo farlo sempre più. Vogliamo rafforzare l'iniziativa di prevenzione verso l'attività dolosa: gran parte degli incendi sono di carattere doloso», ha detto il titolare del Viminale.
«Gli incendi sono dovuti in parte da imperizia, in parte da negligenze comportamentali, come l'incendio nel Gran Sasso, in altri casi c'è un vero e proprio disegno criminale di singoli, in alcuni casi anche di volontari», ha evidenziato Minniti. «Abbiamo messo in campo oggi un elemento di maggiore controllo del territorio con la protezione civile e l'arma dei carabinieri che faranno uso di nuove tecnologie».

Minniti ha poi affrontato il tema dei migranti: «Il flusso degli sbarchi è epocale e non congiunturale: per questo dobbiamo e vogliamo governarli. La sicurezza dei cittadini e l'accoglienza sono i due pilastri del problema che una democrazia tiene insieme e noi continueremo a farlo». Il numero uno del Viminale si è detto soddisfatto per il calo degli sbarchi da gennaio a oggi ma avverte: «è ancora presto per fare valutazioni di carattere strutturale. Ci siamo concentrati sulla Libia, sembrava molto difficile, ma oggi sembra che inizi a muoversi qualche cosa».
Come è stato per i Balcani, anche nel «Mediterraneo centrale e occidentale l'Europa deve affrontare la sfida unita e mettendo in campo risorse adeguate perché si è dimostrato che attraverso una azione coordinata è difficilissimo ma non impossibile» risolvere i flussi dei migranti. «Siamo ancor sotto il tunnel, è lungo, ma per la prima volta io incomincio a vedere la luce alla fine del tunnel. Non so se sono troppo ottimista» ma l'auspicio è che si possa affrontare i flussi con impegno, il coordinamento, la passione civile di un grande paese. Lo ha detto il ministro dell'Interno Minniti.



Inevitabile fare il punto anche sulle ong e sul codice deciso dal Viminale: «È la prima volta che una nave di una Ong viene sequestrata: se vengo smentito sono il più contento di tutti»: lo ha detto il ministro dell'Interno Marco Minniti, nel corso della conferenza stampa al Viminale, a proposito del sequestro della nave Iuventa della Ong tedesca Jugend Rettet. Al momento sono 5 le Ong che hanno sottoscritto il Codice del Viminale. Minniti ha ricordato che due Ong non hanno firmato. «Rispettiamo chi non ha firmato, crediamo ci debba essere rapporto di fiducia tra il dispositivo di sicurezza e salvataggio nazionale e le Ong. Pensiamo che questo rapporto debba andare avanti per il salvataggio di persone nel Mediterraneo centrale; si pone poi la questione delle condizioni di vita, questo è l'assillo personale mio e dell'Italia. Su questo abbiamo lavorato e messo in campo una iniziativa, questo deve essere l'imperativo su cui lavorare insieme al governo libico».
Ad ogni modo, l'Italia non si limiterà al salvataggio e all'accoglienza: «Il traffico di essere umani in Libia è una delle poche cose che economicamente purtroppo funziona e costituisce reddito. Vedrò i sindaci e il governo libico nei prossimi giorni a Roma. L'Ue e l'Italia hanno messo in campo sul terreno dell'accoglienza, circa 200 milioni di euro per accogliere in Libia, dobbiamo lavorare per costruire le condizioni perchè quei soldi siano impegnati per la tutela dei diritti delle persone che sono lì. Su questo terreno si può costruire un rapporto positivo con le Ong. Ci sono le condizioni perchè il Codice sulle Ong richiesto dal Parlamento possa essere completato».

Sul fronte terrorismo, Minniti sostiene invece che «Il quadro della minaccia legata al terrorismo rimane alto ma nessuna minaccia imminente e nei primi mesi sono state 67 le espulsioni, rimpatri effettivamente fatti nel Paese di provenienza». Lo ha detto il ministro dell'Interno Marco Minniti, che oggi ha presieduto il tradizionale Comitato Nazionale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica di ferragosto. Questa situazione è dovuta ad un complesso di attività, in particolare del Comitato antiterrorismo che «tiene insieme le forze di polizia e dell'intelligence», unico caso in Europa. Lo scambio di informazioni in tempo reale, ha aggiunto Minniti, è essenziale, con risultati straordinari. Il sistema di sicurezza nazionale, si è inoltre integrato positivamente con le forze armate.

Se per la giornata di Ferragosto le misure di sicurezza restano alte e al momento l'ordine pubblico risulta piuttosto tranquillo, Minniti ha tenuto a sottolineare anche il calo di omicidi e delitti nei primi sette mesi del 2017: «I delitti sono diminuiti del 12% gli omicidi del 15%, quelli riconducibili criminalità organizzata del 41%. Diminuite anche le rapine».
Ultimo aggiornamento: Martedì 15 Agosto 2017, 17:33
© RIPRODUZIONE RISERVATA