Meloni, l'orgoglio dei conservatori: «Pronti a governare l'Italia»

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Giorgia Meloni ha chiuso oggi a Milano la tre giorni di conferenza programmatica di Fratelli d'Italia. La leader del primo partito del centrodestra non ha usato mezzi termini né per indicare il suo obiettivo - andare al governo del Paese - né per chiedere chiarezza agli alleati sul futuro dell'alleanza. «Qualche solone dice che con la legge elettorale Meloni sarà isolata: noi intanto lavoriamo per essere il primo partito alle politiche. Poi vediamo se riuscite a isolare milioni di voti degli italiani».

La Meloni ha subito provato a sgomberare il campo da uno delle accuse che più spesso risuonano nei confronti di Fratelli d'Italia, ovvero la mancanza di una classe dirigente dietro la leadership della deputata romana: «Spesso si dice su Fratelli d'Italia che attorno alla Meloni non c'è niente: ma nessuno che sia dotato di senno può pensare che tutto questo l'ha fatto una persona sola». «Non è facile che tantissime persone parlino di politica per ore e ore in tre giorni: grazie ai nostri esperti per la loro presenza. È stato un evento straordinario unico, 5000 partecipanti, 70 ore di dibattito per 200 relatori», ha aggiunto.

I PUNTI DELLA PROPOSTA DI GOVENO

La Meloni ha poi elencato i punti fermi dell'Italia che immagina come leader dei conservatori: dalla battaglia contro l'utero in affitto, a quello per il diritto alla casa, senza dimenticare ovviamente il lavoro e l'Europa. Prima, però, ha lanciato una frecciatina alla stampa, rea di aver minimizzato le proposte portate nella convention meneghina da FdI: «Ho parlato per 70 minuti e dicono che non ho un programma, ma noi abbiamo parlato di energia, di Europa che ha sbagliato priorità, vogliamo un gigante politico e un nano burocratico, non il contrario, di ambiente, di Pnnr». 

Poi la Meloni è tornata su una sua storica battaglia, quella contro l'utero in affitto: «La nostra non è una battaglia di destra, ma una battaglia di civiltà, ringrazio le persone di sinistra che stanno con noi.» Sulla casa la leader di Fratelli d'Italia ha ribadito la sua posizione contro la riforma del catasto: «Sulla casa abbiamo ribadito il nostro no a una riforma del catasto che ha come obiettivo l'aumento della tassazione.

Il governo mente, Draghi dice che la revisione del catasto non aumenterà le tasse, ma i documenti ufficiali del governo dicono il contrario. La casa è un bene sacro e noi la difendiamo dai pignoramenti dello Stato, l'occupazione degli abusivi e dai pignoramenti della sinistra».

 

Venerdì, inoltre, la Meloni aveva fatto una proposta che aveva catturato l'attenzione di molti. «Da tempo - aveva detto - proponiamo un ministero del Mare che possa mettere in relazione tutte le attività del mare, dalla pesca alla nautica, al turismo balneare. Continueremo a difendere i nostri balneari, non accetteremo supinamente che 30mila aziende italiane vengano espropriate per calmare gli appetiti delle multinazionali straniere e il servilismo del governo italiano». Serve - aveva aggiunto - un investimento imponente sui porti che faccia dell'Italia un naturale approdo di merci che arrivano da Sud-Est».

Oggi poi Meloni ha provato a spiegare il Dna di Fratelli d'Italia, un qualcosa che secondo la leader non ha riscontri nel passato: «Viviamo in un tempo nuovo, Fratelli d'Italia è una proposta nuova, siamo un partito di patrioti e conservatori italiani dei milioni di italiani che
vogliono essere alternativi alla sinistra, che sia ideologica del Pd o demagogica del M5S. Noi non siamo alcuna delle vostre vecchie etichette. Noi non siamo 'filò o 'antì, noi siamo italiani, siamo un'Italia che vuole stare a testa alta in Europa e in Occidente».

«Noi lavoriamo - ha concluso - per diventare il primo partito, poi vediamo se vi riesce di isolare decine di milioni di italiani».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 2 Maggio 2022, 12:07
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