L'ex Iena Dino Giarrusso entrato nella staff del Ministero si difende: «Attacchi vergognosi»

L'ex Iena Dino Giarrusso entrato nella staff del Ministero si difende: «Attacchi vergognosi»
Dino Giarrusso si difende. «La nomina di un segretario particolare è prevista dalla legge. Chi mi accusa lo fa in maniera strumentale, per delegittimarmi, ed è proprio lui l'incompetente perché non sa di cosa parla». Così l'ex Iena in un video pubblicato su Facebook, replica ai «vergognosi attacchi strumentali» di cui è stato vittima negli ultimi giorni. Candidato alle ultime elezioni politiche col Movimento 5 stelle è infatti finito al centro delle polemiche dopo esser stato chiamato dal sottosegretario del Miur, Lorenzo Fioramonti, a controllare i concorsi universitari per scoprire eventuali abusi e distorsioni.

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«Non ho commesso reati, non ho cognati che rubano milioni destinati ai bambini per farsi ville di lusso, non ho regalato le autostrade a ricchi privati, non ho genitori indagati per fatture false, non ho fatto crollare ponti, non sono sprovvisto di laurea come il precedente Ministro, non ho campato di politica come la buona parte dei ridicoli personaggi che mi criticano, eppure sui giornali e sui sociali si parla di me più che di un boss mafioso, con un linciaggio senza precedenti. Secondo voi come mai?», scrive Giarrusso a corredo del filmato social, in cui risponde alle critiche ricevute.
 


A chi lo accusa di "cercare la poltrona" l'ex Iena dice: «Io avevo un lavoro dove guadagnavo più di quello che guadagnerò al Ministero, avevo visibilità». «Avrei potuto continuare a lavorare alle Iene ma non l'ho fatto perché credo fermamente nel progetto politico del M5S - sottolinea - ma questo non è un paracadute» per entrare in Parlamento. «Segretari particolari ci sono sempre stati. Come mai solo su di me si è scatenata questa canea? - aggiunge Giarrusso - Essendo io un personaggio pubblico, avendo io fatto televisione, si è ricorso a questa delegittimazione personale per attaccare me e attraverso me attaccare il Movimento ed il governo del cambiamento di M5S e Lega di Salvini».

«Chi scrive che questo è il trionfo dell'incompetenza, che questa è la repubblica del Gabibbo - conclude - non sa di cosa sta parlando e quale sarà il mio ruolo e non sa quanto bisogno di meritocrazia e trasparenza ci sia anche nell'ambito universitario».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 7 Settembre 2018, 20:49
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