Ius soli, il Pd accelera. Zanda: "Via libera entro l'autunno, possibile fiducia"

Ius soli, il Pd accelera. Zanda: "Via libera entro l'autunno, possibile fiducia"
Un'accelerata importante per la legge che potrebbe introdurre in Italia lo ius soli: la maggioranza è pronta a farla votare entro l'autunno e anche a mettere la questione di fiducia. Lo ha annunciato il capogruppo del Pd al Senato, Luigi Zanda, alla festa dell'Unita di Modena.

«Sono stato sin dall'inizio un sostenitore assoluto della legge sullo Ius soli. Abbiamo obbligato l'aula del Senato a calendarizzare la legge e a iniziare la discussione» - ha affermato Zanda - «Penso che questa sarà la strada. L'Italia è l'unico Paese in Europa che non prevede lo ius soli, una misura equa, giusta e civile. Quando lo approveremo? entro l'autunno».



«Se la legge di bilancio sarà discussa a ottobre inoltrato, esamineremo e approveremo prima lo iussoli. Tuttavia - aggiunge Zanda- Dovremo comporre una maggioranza, garantire il 51%. Il Partito del ministro Alfano è in posizione di incertezza, ha votato lo Ius soli alla camera e credo lo rivoterà al Senato».

No di Lega e Fi. Se Ap tentenna, il centrodestra insorge cavalcando la notizia della nazionalità marocchina e nigeriana dei minorenni colpevoli degli stupri di Rimini. «Lo ius soli è una follia», scandisce da Cernobbio Matteo Salvini mentre Gianni Alemanno e Francesco Storace preparano, per il 14 ottobre, una marcia «contro l'invasione».
I minorenni coinvolti «in base alla ipotizzata legge sullo ius soli, tanto cara al Pd, sarebbero stati cittadini italiani», attacca l'azzurro Maurizio Gasparri. Le parole di Zanda, tuttavia, confermano la volontà del Pd, sostenuto, in questo caso, dai partiti alla sua sinistra. Solo due giorni fa, inoltre, il ministro della Cultura Dario Franceschini assicurava l'ok al ddl entro la legislatura mentre il premier Paolo Gentiloni, dal meeting di Cl di fino agosto, ribadiva si essere favorevole al merito del provvedimento: «Il Governo non deve avere paura di riconoscere diritti e di chiedere rispetto dei doveri anche a chi in Italia è nato e studia nelle nostre scuole», erano state le sue parole.

Ultimo aggiornamento: Lunedì 4 Settembre 2017, 09:08
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