Governo, primo giorno di consultazioni, Grasso apre ai Cinquestelle. Meloni: incarico a Salvini, no a governicchi

Governo, via alle consultazioni. Mattarella riceve Casellati e Fico. Gli incontri in diretta
Sono iniziate oggi le consultazioni per la formazione del nuovo governo. A chiudere la prima gornata di colloqui con il presidente della Repubblica è stata Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, che ha «chiesto l'incarico per Matteo Salvini. Crediamo - ha sottolineato Meloni - che sia giusto che sia lui a tentare di trovare una maggioranza. Se non ci riuscisse spetterebbe a Salvini trovare una personalità diversa. Ma ora noi siamo leali a quanto abbiamo detto agli Italiani».

«Fdi è disponibile alla costruzione di una maggioranza con chi vorrà a guida centrodestra. Lo abbiamo detto a Mattarella dicendogli anche che non siamo disposti a sostenere un governicchio che nasca e duri con la scusa della legge elettorale, piuttosto che un altro governo Gentiloni noi preferiamo tornare alle urne», ha detto Meloni.

«Noi non siamo disponibili a parlare di altro che di un governo a trazione centrodestra, a guida centrodestra secondo le regole che ci siamo dati, con l'incarico a Matteo Salvini», ha continuato Meloni.
«Noi non siamo neanche disponibili - ha aggiunto - a un governo che non tenga compatto il centrodestra. Non accettiamo veti. È normale che chi è arrivato secondo cerchi di dividere chi è arrivato primo, ma confido che non si cada nella trappola». 

Ad aprire le consulttazioni al Quirinale stamani era stata la neoeletta presidente del Senato, Elisabetta Casellati, arrivata al Colle alle 10.30 a bordo della macchina istituzionale con bandiera Italiana e bandiera con stemma del Senato ai due lati del cofano.

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Alle 11,15 la presidente Casellati ha lasciato il Quirinale dove è arrivato il presidente della Camera dei deputati Roberto Fico. Il Presidente della Camera è arrivato al Quirinale passando da via della Dataria. E facendo lo scalone laterale è arrivato in piazza a piedi, scortato, e ha atteso che uscisse in macchina il presidente del Senato.


 
 


L'incontro di Mattarella con il presidente della Camera è durato mezz'ora.
Anche Fico, come Casellati, è uscito senza rilasciare dichiarazioni. Si è limitato a salutare con un buongiorno i presenti.

  

Alle 12.15 a bordo di una Skoda Codiaq grigia è arrivato al Quirinale il presidente emerito Giorgio Napolitano.

Le consultazioni sono riprese nel pomeriggio. A colloquio con Mattarella alle 16 è arrivata la delegazione del Gruppo delle Autonomie del Senato, poi a seguire quelle del gruppo misto sia del Senato che della Camera.

Grasso apre a M5S. «A nome dei deputati e dei senatori di Leu ho espresso la disponibilità, con senso di responsabilità, a aprire un dialogo con forze che in via prioritaria abbiano nei programmi temi per noi essenziali», come un piano di investimenti, i diritti dei lavoratori, il rafforzamento del welfare e del Sistema sanitario nazionale, il diritto allo studio e all'ambiente, ha detto Pietro Grasso, salito al Colle con la delegazione del gruppo Misto, al termine delle Consultazioni, escludendo un dialogo con il centrodestra e aprendo a Ms5 se affronta temi che stanno a cuore di LeU.


Le richieste del Gruppo Misto. «Chi ha vinto le elezioni, e sono stati due, si deve assumere la responsabilità di presentare una proposta di governo. Noi ascolteremo ma le elezioni hanno avuto un esito e ci hanno collocato al posto che ci spetta, all'opposizione», ha detto Riccardo Nencini, vicepresidente del Gruppo Misto e capo della componente Psi-Mae-Usei. Nencini ha poi riferito di aver sollevato davanti al Presidente Mattarella una seconda questione, riguardante l'esclusione delle opposizioni dagli organi di controllo interno al Senato e alla Camera, atti da lui definiti «di un certo antiparlamentarismo» e che costituiscono «la rottura di una consuetudine». «Spero si tratti di un incidente e non di un modus di operare» ha concluso Nencini.



 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 5 Aprile 2018, 10:52
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