Giorgia Meloni: «Mattarella? Sembra un nuovo Napolitano»

Giorgia Meloni: «Mattarella? Sembra un nuovo Napolitano»

di Mario Fabbroni
Onorevole Giorgia Meloni, davvero Di Maio e Salvini stanno “scrivendo la storia”?
«Lo spero per l’Italia, perché amo questa Nazione. Spero anche che Salvini riesca ad attuare il programma di centrodestra con il quale ci siamo presentati alle elezioni, perché sono convinta che sia ciò che serve all’Italia. Ma la speranza a volte non basta. Per ora restiamo all’opposizione».

Giorgia Meloni, leader dei FdI, è al volante: da un bel po’ di tempo guida infatti il popolo della Destra nella coalizione con Lega e Forza Italia, ieri stava guidando l’auto verso un agognato pomeriggio da trascorrere nella sua casa di Roma con la figlioletta.

Ha già avuto il regalo della Festa della Mamma?
«Si e mi sono commossa. Ho visto il lavoretto che la mia bimba ha fatto a scuola, mi ha dato tanta felicità. Quella che incredibilmente qualcuno vuole toglierci, senza motivo. Perciò ho presentato una mozione al Consiglio Capitolino per difendere la nostra identità. Non possiamo rinunciarvi perché qualcuno non vuole che ai bimbi, a scuola, venga insegnata l'esistenza di mamma e papà nel timore di offendere le coppie omosessuali. Siamo alla discriminazione della maggioranza... ora aboliamo tutto. Roba da matti». 

Anche Matteo Salvini però vuole abolire parecchie cose...
«Il problema è che Salvini e la Lega contano la metà di Di Maio e dei 5Stelle».

È una stoccata?
«No, la pura e semplice constatazione del rapporto numerico che ci sarà in Parlamento per questa legislatura: 32 a 18, più o meno».

Allora il centrodestra già non esiste più?
«Macché, gode di ottima salute. Mattarella doveva dare a noi l’incarico di fare il governo. Invece no. A me, questo improvviso attivismo del Presidente della Repubblica sembra sospetto».

Cosa vuole dire?
«Che non vorrei un altro Giorgio Napolitano. Intendo dire che in Italia sembra vi sia una Repubblica Parlamentare quando al potere c’è la Sinistra e una Repubblica Presidenziale se, al contrario, è il centrodestra ad avere le carte in regola per governare».

Il nome del premier indicato orienterà l’eventuale sostegno di FdI al governo che sta per nascere?
«Se fosse un nome per un governo a trazione centrodestra potremmo appoggiarlo, certo».

Ma lei non ci crede.
«Di Maio, privatamente, mi ha chiesto un sostegno. Invece io, con un post pubblico, ho replicato che non saranno un paio di poltrone a cambiare il nostro atteggiamento trasparente verso gli italiani che ci hanno scelto».

Beh, Salvini dovrebbe salvaguardare l’elettorato di centrodestra...
«Matteo è molto bravo e non molla facilmente. La verità è che non credo ai 5Stelle».

Si spieghi.
«Il problema più grande è che i 5Stelle non hanno identità. Tanto che per loro era la stessa cosa fare l’accordo con Salvini o con il Pd. Sono una finta forza di rottura, hanno costretto l’Italia a restare ferma due mesi con la politica dei due forni, pur di poter esprimere il Presidente del Consiglio».

Però Di Maio sembra sia costretto a fare un passo indietro: la sua diffidenza non cambia?
«Vorrei vedere scritto, nel famoso contratto di governo, che i grillini hanno rinunciato per sempre allo Ius soli. Vorrei che dicessero che la riduzione delle tasse non si fa introducendo una patrimoniale, cosa ingiusta perché colpisce i guadagni realizzati con merito dalle aziende virtuose. Vorrei che dicessero che i controlli alle frontiere devono tornare ad essere rigorosi e che si espelle il migrante cui non è possibile assicurare lavoro ed esistenza dignitosa».

E Roma la dimentica? Va bene così, oppure la città va difesa?
«Va difesa ora più che mai, con la Raggi che rappresenta il governo del nulla. Roma è la Capitale italiana, i suoi problemi vanno portati all’attenzione del governo centrale e gestiti con provvedimenti efficaci. Qui bruciano i bus, i rifiuti sono un’eterna emergenza e invece vengono pagati i “mental coach” per i nomadi con i soldi dei romani...».

Salvini sa bene che la sfida è enorme, quindi sarà difficile che non affronti temi da centrodestra. Oppure no?
«Dovrà stare attento a non fare provvedimenti troppo di destra. Sembra una battuta, purtroppo non lo è. Almeno per i 5Stelle».

Berlusconi riabilitato politicamente, torna leader del centrodestra?
«La leadership della coalizione mi sembra questione già risolta. Quindi faccio i miei auguri a Silvio Berlusconi, tornato a pieno titolo leader di Forza Italia».

 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 14 Maggio 2018, 16:43
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