Giorgia Meloni: «No al lockdown. Si muore anche di povertà, l'Italia rischia di non sopravvivere»

Giorgia Meloni: «No al lockdown. Si muore anche di povertà, l'Italia rischia di non sopravvivere»

Il governo Conte, con la sua «spocchia mista a sostanziale incapacità, ora scarica le sue responsabilità su Comuni e Regioni. Doveva dimettersi da tempo. Del resto siamo già senza governo visto che ha avuto a disposizione 100 miliardi in 5 mesi, ma questi soldi sono stati buttati in un cestino». Ad affermarlo in un'intervista a 'La Stampa' la leader di FdI Giorgia Meloni. Il lockdown, però, va scongiurato: «L'Italia rischia di non sopravvivere a una nuova chiusura - aggiunge - evitarlo deve essere una priorità. Se ci si arriverà, sarà per le mancanze di un esecutivo che sapeva cosa ci sarebbe aspettato in autunno».

Secondo Meloni, «le Regioni non sono state messe in condizione di operare» anche perché lo Stato, rispetto a loro, «dispone della forza pubblica per far rispettare la legge e il distanziamento. Infine, governatori e sindaci sono i più esposti a iniziative della magistratura. Questo porta ad agire con prudenza nel caos».

Se fosse stata al governo, Meloni avrebbe pensato «all'uso dei bus turistici, dei taxi collettivi, delle auto degli Ncc. Per le scuole hanno speso milioni per i banchi con le rotelle quando bisognava pensare ai termoscanner, alle tecnostrutture da utilizzare negli spazi esterni, coinvolgere il mondo privato per mettere a disposizione dei locali».

Ora la priorità è «tutelare gli anziani: serve una capillare assistenza domiciliare. Si potrebbe pensare anche ad alloggiarli negli alberghi: costerebbe meno delle terapie intensive». Riguardo alle Regioni, «i due presidenti di Fdi non hanno fatto il coprifuoco, ma cambia poco. È il governo che sbaglia. A cosa serve il coprifuoco fino alle 5 se dalle 6 ci sono milioni di persone stipate sugli autobus? De Luca? Avrebbe dovuto passare meno ore in diretta Facebook e molte di più a occuparsi di sanità. Vuole chiudere tutta l'Italia? Non si muore solo di Covid, ma anche di povertà, di mancanza di lavoro e di altre patologie».


Ultimo aggiornamento: Sabato 24 Ottobre 2020, 08:49
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