Ponte Morandi, Di Maio: «Autostrade pensa ai profitti, non alle vittime»

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«Mentre stiamo cercando ancora di accertare il numero delle vittime, lo stato di salute dei feriti, lo stato delle aziende, del viadotto ancora in piedi, Autostrade ci dice che gli spettano i proventi del contratto che gli taglieremo. E questo è ancora più vergognoso, perchè una parola per le vittime la potevano dire in questa giornata, piuttosto che pensare ancora una volta ai profitti e ancora una volta ai numeri in Borsa, che stiamo vedendo, in queste ore, li hanno puniti prima che si annunciasse la revoca delle concessioni». Lo ha affermato il vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, dopo aver preso parte a Genova, insieme al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ad una riunione del Centro coordinamento dei soccorsi.

«La Borsa -ha ribadito Di Maio- aveva condannato Atlantia e Autostrade per l'Italia prima ancora che il governo annunciasse questa misura». Quanto alle «disponibilità» e alle «rassicurazioni fatte da quell'Ente che doveva fare un'adeguata manutenzione e non l'ha fatta, non sono delle rassicurazioni. In questa storia Autostrade per l'Italia non può rassicurarci alcunchè». «Noi sappiamo che ci sono delle inadempienze e chiederemo la revoca delle concessioni per quelle inadempienze, vediamo qual è il perimetro della concessione data - ha aggiunto - Noi, come ha detto giustamente ieri il presidente Conte, ci limitiamo a non aspettare i tempi della giustizia, a fare quello che è di nostra competenza dal punto di vista politico e di governo, per riuscire almeno a far capire ai cittadini che questo governo garantirà sempre il rispetto delle regole. Da oggi le lobby di questo Paese sanno che se non rispettano le regole noi gli revochiamo le concessioni».


La penale «Non è possibile che si possa morire pagando il pedaggio. Prima che il Governo annunciasse il ritiro della concessione, già la Borsa aveva condannato Atlantia. Se non sono in grado di gestire le autostrade, lo farà lo Stato. Tutti parlano oggi della penale da 20 miliardi per la revoca della concessione. Ma se la motivazione è giusta e 40 morti finora mi sembrano una buona motivazione, non credo che si dovranno pagare penali. Tutti chiedono giustizia a Genova. Ci sono tutte le ragioni per recedere dalla concessione senza pagare penali. Gli utili netti che fanno queste società, che hanno operato in monopolio, fanno arrabbiare tutti. I Benetton li incontreremo quando gli revocheremo la concessione». Lo afferma il ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, in un'intervista a Radio24.

Atlantia (Autostrade) crolla in Borsa.
Revoca concessione: «Ci spetta comunque la penale»


E aggiunge: «Probabilmente i contratti con Autostrade venivano secretati perchè troppo vergognosi. Noi li desecreteremo».

Intanto il procuratore capo di Genova, Francesco Cozzi, sta presiedendo un vertice operativo in procura insieme con l'aggiunto d'Ovidio e i sostituti Terrile e Cotugno. Intanto è appena arrivato in prefettura il vicepremier Luigi Di Maio per partecipare al vertice operativo del Ccs con il premier Giuseppe Conte e il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli.

Analisti scettici. Gli analisti abbassano le stime sul titolo di Atlantia ma sono scettici sul fatto che il contratto di concessione possa essere revocato, sia per via dei costi a carico dello Stato che per la sussistenza dei presupposti giuridici che possano far scattare la richiesta. «Una mossa di questo tipo non sarebbe finanziariamente realizzabile, in quanto l'Anas (cioè lo Stato) dovrebbe pagare miliardi ad Atlantia», sostengono gli analisti di Intermonte, che ricordano come «il contratto di concessione potrebbe aiutare a proteggere Atlantia» visto che, in caso di revoca, «stabilisce il diritto al risarcimento per Autostrade per l'Italia». «Il percorso per stracciare la concessione è in verità abbastanza stretto e richiede passaggi specifici che al momento non sono ancora stati presi. Riteniamo questo scenario improbabile», afferma Banca Akros. La revoca della concessione viene considerata «lo scenario meno probabile» da Equita mentre Kepler Cheuvreux, pur aspettandosi «panic selling», scrive che «il contratto ha già dimostrato di essere intoccabile».


 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Agosto 2018, 12:34
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