Elly Schlein da Cattelan: «Favorevole a legalizzare le droghe leggere. Tifavo per il Milan, ma poi...»

Lo ha detto Elly Schlein nell'intervista ad Alessandro Cattelan a Stasera c’è Cattelan su Rai2, che andrà in onda questa sera in seconda serata

Elly Schlein da Cattelan: «Favorevole a legalizzare le droghe leggere. Tifavo per il Milan, ma poi...»

di Niccolò Dainelli

La neosegretaria del Partito democratico, in carica da meno di un mese, Elly Schlein ha le idee chiare su cosa possa servire per contrastare le mafie e la criminalità organizzata. Su tutto, la legalizzazione delle droghe leggere potrebbe essere un buon modo per dare un duro colpo alla malavità. 

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Droghe leggere

«Sono favorevole», racconta la segretaria del Pd. La legalizzazione delle droghe leggere «sarebbe un buon modo per contrastare le mafie e la criminalità organizzata». Lo ha detto Elly Schlein nell'intervista ad Alessandro CattelanStasera c’è Cattelan su Rai2, che andrà in onda questa sera in seconda serata.

«Uso più consapevole»

«Anche perché dove è stata fatta si dimostra che c’è un uso più consapevole, che non è un incentivo all’utilizzo soprattutto per la fascia pre adolescenziale - ha aggiunto -. Inoltre scalfisce il crimine organizzato. Secondo me bisogna andare su questa strada». Poi si è esibita al pianoforte. Come brano ha scelto 'Imagine', una «bella canzone che ho sentito nella piazza di Libera contro le mafie», questa mattina a Milano ha spiegato la segretaria dem, prima dell'esibizione in duetto con Alessandro Cattelan, che cantava sdraiato sul pianoforte a coda.

Il blitz di Ultima Generazione

«Al di là del metodo scelto, che posso non condividere, non dobbiamo però fare l'errore di guardare troppo il dito e non la luna». Così la segretaria del Pd ha risposto a una domanda sul blitz di Ultima Generazione a Palazzo Vecchio a Firenze. «Di quella mobilitazione - ha aggiunto - mi piace la consapevolezza che loro stanno chiedendo solo di ascoltare la scienza. Quando ci siamo trovati ad affrontare il dramma della pandemia, noi politici e istituzioni abbiamo dovuto affidarci a chi ne sapeva di più. Ma se l'abbiamo fatto con la pandemia, perché non lo facciamo invece sul clima?», si è chiesta Schlein. «La conversione ecologica va accompagnata.

Bisogna metterci le risorse», ha aggiunto la segretaria Pd, ricordando che «ci sono intorno a 400mila imprese che stanno innovando, perché l'economia circolare conviene. Non abbiamo alternative, è la responsabilità più grande che abbiamo verso le nuove generazioni. La politica troppo a lungo ha ascoltato maggiormente la lobby delle fonti fossili, si può abbracciare la strada delle fonti rinnovabili». 

La sua ansia da prestazione

«La sento tutta un pò l'ansia da prestazione, ma questo ci motiva a cercare di rimanere con i piedi ben saldi per terra e provare a migliorare ogni giorno». Così risponde alla domanda se senta il peso per le aspettative su di lei. «Assolutamente sì. Sapevamo quello che ci aspettava, una strada in salita e abbiamo messo le scarpe comode apposta. Sentiamo una grande responsabilità di costruire l'alternativa a chi governa dopo anni di disillusione verso la sinistra e verso il Pd». 

«Tifavo Milan, poi...»

«Da piccola ho tifato Milan, poi Juventus e ora simpatizzo Bologna», spiega Elly Schlein. Ad Alessandro Cattelan che le chiedeva come abbia fatto a cambiare squadra, Schlein ha risposto tra le risate: «Quando ho capito di chi era», alludendo all'ex patron rossonero e presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi. Nella trasmissione la segretaria dem ha ricordato anche della sua militanza, da giocatrice, nella squadra parlamentare di calcio femminile. «Lo facevamo anche per sensibilizzare sulle discriminazioni che le sportive professioniste ancora vivono nel mondo dello sport», ha spiegato. 

Il clima cambiato

Dopo le primarie del Pd «il clima andando in giro è molto cambiato, e questo ci motiva e ci dà una responsabilità a cambiare le cose», ha aggiunto. «È un periodo molto bello, intenso sicuramente: non ci siamo ancora fermati dalla notte delle primarie». Alla primarie «c'è stata una partecipazione straordinaria con oltre un milione di persone e non era scontato, venivano da un periodo molto difficile dopo alcune sconfitte pesanti e si è risvegliata una speranza». 

La questione dei figli omogenitoriali

Infine, Elly Schlein torna a parlare della sua posizione riguardo alla decisione di stoppare le trascrizioni dei figli delle coppie omosessuali. «Bisogna lottare di più, perché la pressione che è stata fatta sul Comune di Milano ma adesso anche sul Comune di Padova di smettere di trascrivere è frutto dell'ideologia che guida questa maggioranza di governo che ci vuole ripotare molto indietro nel tempo», ha spiegato la Schlein in merito manifestazione dello scorso sabato a Milano delle famiglie arcobaleno contro lo stop imposto al Comune nella trascrizione degli atti di nascita dei figli di coppie omogenitoriali. Sabato «è stata una giornata molto bella, ma anche di grande preoccupazione. I figli e le figlie di queste famiglie vengono ancora purtroppo molto spesso discriminati e quindi volevamo essere al loro fianco, per chiedere di riconoscere che i loro sono diritti fondamentali», ha detto Schlein, aggiungendo che «quelle famiglie chiedono di essere in Europa e nel futuro, e che i loro figli vengano riconosciuti come lo sono anche nel resto d'Europa». Poi un accenno alla proposta di legge Pd «c'è finalmente il matrimonio egualitario, perché bisogna difendere il diritto di amare indipendentemente dall'orientamento sessuale».


Ultimo aggiornamento: Martedì 21 Marzo 2023, 19:44
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