Elezioni regionali Veneto 2020, chi è Luca Zaia: il 'Doge' che punta al suo terzo mandato

Elezioni regionali in Veneto, chi è Luca Zaia: il 'Doge' che punta al suo terzo mandato
Elezioni regionali in Veneto: ecco chi è Luca Zaia, il presidente uscente che punta al suo terzo mandato consecutivo a Palazzo Balbi. La rielezione, per il 52enne 'governatore' veneto, appare quasi scontata.

Leggi anche > Elezioni regionali Veneto 2020, come e quando si vota



Nato a Conegliano (Treviso) il 27 marzo 1968, Luca Zaia è cresciuto a Godega di Sant'Urbano e, dopo essersi diplomato alla Scuola enologica di Conegliano, si è laureato in Scienze della produzione animale presso la Facoltà di Agraria all'Università di Udine. È sposato con Raffaella Monti dal 1999 e non ha figli.
Luca Zaia è entrato in politica già all'inizio degli anni '90, quando si iscrisse alla Lega Nord-Liga Veneta e divenne, nel 1993, consigliere comunale del suo paese. Si candidò alle regionali in Veneto nel 1995, senza essere eletto, ma entrò come consigliere provinciale a Treviso, diventando prima assessore all'Agricoltura e poi, nel 1998, presidente della Provincia, incarico ricoperto fino al 2005. Quello stesso anno diventò vicepresidente della Regione Veneto, fino al 2008, quando fu nominato ministro delle Politiche Agricole nel governo Berlusconi G8.

Leggi anche > Elezioni regionali Veneto 2020, chi sono i candidati: Zaia per il cdx, Lorenzoni per il csx, Cappelletti per il M5S, Sbrollini per Iv

L'incarico da ministro terminò nel 2010, quando Luca Zaia decise di candidarsi presidente della Regione Veneto: quell'anno fu eletto e poi riconfermato cinque anni dopo, per un secondo mandato. Ora punta alla rielezione, in virtù del fatto che la legge nazionale del 2004, che impedisce un terzo mandato ai presidenti di Regione, è stata recepita dal Veneto solo nel 2015 (in virtù dello stesso criterio, furono eletti per la terza volta anche Vasco Errani in Emilia-Romagna e Roberto Formigoni in Lombardia).
Convinto indipendentista, Luca Zaia è stato anche il promotore del referendum per l'autonomia del Veneto e in passato ha espresso posizioni spesso contrastanti con quelle egemoni nel centro-destra (votò sì ai quattro referendum abrogativi del 2011, si definisce 'pannelliano' e 'gandhiano' ed è apertamente contrario agli ogm in agricoltura).
All'inizio dell'emergenza coronavirus, Luca Zaia si è avvalso della collaborazione di Andrea Crisanti, Francesca Russo e Domenico Mantoan. In particolare, il microbiologo romano dell'Università di Padova è stato colui che ha introdotto il cosiddetto 'Modello Vo' Euganeo': tamponi di massa a tutti gli abitanti e non solo a chi presentava sintomi dell'infezione, che hanno permesso di scoprire che anche gli asintomatici sono in grado di contagiare gli altri. Un'intuizione che ha permesso di isolare tutti i positivi e di stroncare sul nascere nuovi focolai: i dati epidemiologici, soprattutto in confronto con quelli della vicina Lombardia, hanno dato ragione alla task-force voluta da Luca Zaia. Che dalle sue parti viene da tempo soprannominato 'Doge', ha una percentuale 'bulgara' di preferenze e viaggia spedito verso la rielezione.
Ultimo aggiornamento: Domenica 13 Settembre 2020, 00:13
© RIPRODUZIONE RISERVATA