Elezioni Regionali Piemonte: lo scrutinio in diretta. Cirio verso la vittoria

Elezioni Regionali Piemonte. Al via lo spoglio in diretta. Cirio verso la vittoria
Elezioni Regionali Piemonte: gli exit poll. In Piemonte si vota per eleggere il nuovo governatore e per rinnovare il consiglio regionale. I quattro candidati sono Sergio Chiamparino (centrosinistra), Alberto Cirio (centrodestra), Giorgio Bertola (Movimento 5 Stelle) e Valter Boero (Il Popolo della famiglia). Domani alle 14 inizierà lo spoglio. 

Elezioni Comunali Firenze: risultato dello spoglio in diretta​

16.00 Secondo le proiezioni del consorzio Opinio per la Rai, nelle elezioni in Piemonte è in testa Alberto Cirio del centrodestra con il 49,2%%. Segue Sergio Chiamparino del centrosinistra con il 36,8% e Giorgio Bertola di M5s con il 13,5%. La copertura del campione è del 22%

14.54 Sono 8 le sezioni conteggiate. Chiamparino ancora avanti. Dato poco significativo ancora. 

14.23 Arriva la prima sezione in Piemonte. E porta avanti Chiamparino. Ovviamente non ha alcun valore ai fini del risultato delle elezioni. Mera curiosità

14.10 Al termine sarà effettuato quello degli 826 Comuni che hanno votato per rinnovare le rispettive amministrazione. Il candidato del centrodestra Alberto Cirio, in vantaggio secondo gli exit poll sul governatore uscente del centrosinistra Sergio Chiamparino, segue le operazioni dal suo ufficio nel centro storico di Alba. A Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale, è stato allestito il centro operativo media.

14.00 Al via lo spoglio di queste elezioni regionali. A questo punto Chiamparino può sperare solo in Exit Poll completamente sballati. 



«Naturalmente un commento sul voto regionale sarà possibile solo sulla base dello spoglio reale, ma è evidente che se gli exit poll venissero confermati, la vittoria di Alberto Cirio e del centrodestra sarebbe netta». Il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, candidato per il secondo mandato del centrosinistra, commenta così gli exit poll. «In attesa dei risultati ufficiali, voglio ringraziare chi mi ha votato - aggiunge - e tutti coloro che mi hanno sostenuto ed aiutato in questa campagna elettorale».

GLI EXIT POLL
In base al primo Exit poll del consorzio Opinio Italia per la Rai, alle regionali in Piemonte è in testa tra il candidati a governatore, Alberto Cirio del centrodestra con una forchetta del 45-49%. Sergio Chiamparino del centrosinistra ha una forchetta del 36,5-40,5%. Più staccato Giorgio Bertola, candidato M5s, con 12-16%. 

Il secondo Exit poll del consorzio Opinio Italia per la Rai sulle regionali in Piemonte conferma il primo exit: in testa Alberto Cirio del centrodestra con una forchetta del 45-49%. Sergio Chiamparino del centrosinistra ha una forchetta del 36,5-40,5%. Più staccato Giorgio Bertola, candidato M5s, con 12-16%. Walter Boero, Il Popolo della Famiglia tra 0,0 e 1%. 

I risultati veri, quelli dello spoglio, saranno noti soltanto domani pomeriggio, quando verranno aperte le urne. Ma qualche indicazione sull'esito del voto in Piemonte, chiamato a rinnovare il presidente della Regione e il Consiglio regionale, arriva già dagli exit poll. In testa, secondo il consorzio Opinio Italia per la Rai c'è Alberto Cirio: il candidato del centrodestra è accreditato tra il 45% e il 49%, con il governatore uscente Sergio Chiamparino tra il 36,5% e il 40,5%.

Staccato Giorgio Bertola, candidato del Movimento 5 Stelle, per il quale la forchetta è tra il 12% e il 16% (cinque anni fa aveva sfiorato il 21,5%). Confinato all'irrilevanza Il Popolo della Famiglia, con Walter Boero, che nelle migliori previsioni non supererebbe l'1%. I margini di errore, ricordano gli esperti, esistono. Ma se la tendenza dovesse essere confermata, il Piemonte cambierebbe colore, aprendo nuovi scenari anche a livello nazionale. Occhi puntati dunque sull'ultima Regione del Nord in mano al centrosinistra, con il governatore uscente candidato per tentare l'impresa di fermare il centrodestra che - dopo Sardegna, Molise, Friuli e Basilicata - punta invece al 'grande slam'.

Vincere, e riconquistare il territorio perso cinque anni fa per la caduta di Roberto Cota, vuol dire per la Lega prendersi tutte le Regioni più produttive del Paese e, per Forza Italia, che alla coalizione ha imposto il suo candidato, uscire dall'angolo in cui era stata cacciata. Con conseguenze anche sugli equilibrio nazionali: un Movimento 5 Stelle ridimensionato, là dove amministra il capoluogo con Chiara Appendino, potrebbe indebolire Luigi Di Maio nell'ormai quotidiano braccio di ferro con l'alleato del Carroccio. Di contro, un buon risultato di Fratelli d'Italia potrebbe offrire a Matteo Salvini la sponda per una nuova maggioranza.

Le variabili sono numerose anche sull'altro fronte, col Pd che dal Piemonte spera di cominciare la risalita grazie ad un candidato d'esperienza come Chiamparino, in campo dopo aver annunciato che non si sarebbe ricandidato per non dare l'impressione di «lasciare la barca che affonda». Grande il fair play con il suo principale avversario, quell'Alberto Cirio che vuole invece «un'altra velocità» per la Regione di cui è già stato assessore prima di diventare eurodeputato.

Divisi su molti temi, tranne che sul sì alla Tav, entrambi hanno cercato di smarcarsi dai partiti di riferimento. Rarissime le volte in cui Cirio è stato visto con l'alleato della Lega, mentre Chiamparino ha fatto dell'indipendenza - anche dal suo Pd - un fiore all'occhiello. Una strategia voluta per allargare la caccia ai voti, anche tra quelli dei delusi dal Movimento 5 Stelle. Una mossa smentita dai diretti interessati che, stando agli exit poll, non avrebbe avuto effetto.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Maggio 2019, 17:58
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