Elezioni provinciali in Alto Adige: vince Svp, Lega primo partito a Bolzano

Elezioni Alto Adige: vince SVP, Lega primo partito a Bolzano Vola il neo partito dell'ex M5S
Il partito Svp Südtiroler Volkspartei vince le elezioni in Alto Adige con il 41,9%, pari a 119.108 voti e 15 seggi, secondo i dati provvisori forniti dalla Centrale Elettorale della Provincia di Bolzano a scrutinio terminato. Al secondo posto con il 15,2%, pari a 43.315 voti e 6 seggi, il partito Team Köllensperger. La Lega raggiunge il terzo posto con l'11,1%, pari a 31.510 voti e 4 seggi.

Le operazioni di scrutinio per le elezioni provinciali di Bolzano si sono chiuse alle ore 5. Sono risultati validi 284.344 voti distribuiti tra SVP (41,9%), Team K”llensperger (15,2%), Lega Nord (11,1%), Verdi-Gr�ne-Verc (6,8%), Freiheiltichen (6,2%), S�d-Tiroler Freiheit (6,0%), Partito Democratico (3,8%), Movimento 5 Stelle (2,4%), L'Alto Adige nel cuore - Fratelli d'Italia Uniti (1,7%), B�rgerunion f�r S�dtirol (1,3%), Noi per l'Alto Adige - F�r S�dtirol (1,2%), Forza Italia (1%), CasaPound Italia (0,9%) e Vereinte Linke - Sinistra Unita (0,6%).
Secondo i dati provvisori, in attesa della convalida della Commissione elettorale, il calcolo per l'attribuzione dei mandati nel Consiglio provinciale 2018-23 prevede 9 partiti rappresentati in Consiglio e questa assegnazione ufficiosa: alla SVP 15 seggi, al Team K”llensperger 6, alla Lega Nord 4, ai Verdi 3, ai Freiheitlichen 2, a S�d-Tiroler Freiheit 2 e infine 1 ciascuno a L'Alto Adige nel cuore - Fratelli d'Italia uniti, al Partito Democratico e al Movimento 5 Stelle.


Ecco gli eletti delle elezioni provinciali. Dato definitivo provvisorio. Svp - 15 seggi: Arno Kompatscher; Philipp Achammer; Arnold Schuler; Waltraud Deeg; Daniel Alfreider; Franz Thomas Locher; Thomas Widmann; Josef Noggler; Maria Magdalena Hochgruber Kuenzer; Gerhard Lanz; Helmuth Renzler; Manfred Vallazza; Helmut Tauber; Jasmin Ladurner; Magdalena Amhof. Team Koellensperger - 6 seggi: Paul Koellensperger; Alex Ploner; Franz Ploner; Josef Unterholzner; Maria Elisabeth Rieder; Peter Faistnauer. Lega Nord - 4 seggi: Massimo Bessone; Giuliano Vettorato; Rita Mattei; Carlo Vettori. Verdi - 3 seggi: Brigitte Foppa; Riccardo Dello Sbarba; Hanspeter Staffler. Die Freiheitlichen - 2 seggi: Ulli Mair; Andreas Leiter Reber. Suedtiroler Freiheit - 2 seggi: Sven Knoll; Myrian Atz Tammerle. Pd - 1 seggio: Sandro Repetto. M5S - 1 seggio: Diego Nicolini. L'Alto Adige nel cuore - 1 seggio: Alessandro Urzì.

La Svp esce dalle elezioni provinciali in Alto Adige in testa e non poteva essere diversamente per il partito di raccolta dei sudtirolesi di lingua tedesca e ladina, ma la Volkspartei è comunque in netto calo. I veri vincitori sono invece la Lega e l'ex grillino Paul Koellensperger, che hanno letteralmente svuotato il bacino di voto di protesta in Alto Adige.

A Bolzano la Lega a fine scrutinio è il primo partito, con il 27,8% dei consensi. Rispetto al 2013 la Svp nel capoluogo scende dal 22,2% al 16,6% e il Pd dal 22,2 al 12,2%. Quarti sono i Verdi con il 10,4% dei consensi, mentre la Liste Koellensperger nel capoluogo altoatesino si ferma in quinta posizione al 7,2%, davanti a M5s (6,3%), Alto Adige nel cuore (5,9%) e Casapound (3,6%). La Svp in provincia di Bolzano sale dopo l'98% di sezioni scrutinate al 41,7%, ovvero oltre l'obiettivo del 40% indicato nei giorni scorso dal governatore Arno Kompatscher. In città e provincia per ora il Team Koellensperger è al 15,2% e la Lega si ferma al 11,3%.

Salvini «Dati incredibili dalla Provincia di Bolzano! Nel 2013 la Lega, insieme a Forza Italia, prendeva solamente il 2,5% dei voti. Oggi per ora siamo (da soli!) sopra il 15%». Lo scrive Matteo Salvini su Facebook dopo le elezioni provinciali in Alto Adige. «I voti veri, i cittadini, gli italiani, non ascoltano professoroni, giornaloni, criticoni e burocrati europei, ma chiedono alla Lega di andare avanti con forza. Per me sarà un onore proseguire, con coraggio e determinazione, sulla strada del cambiamento», afferma Salvini.

L'ex grillino Paul Koellensperger ha spiazzato tutti, anche se stesso, come ammette. Mentre tutti guardavano a destra, l'ex grillino ha conquistato - quasi inosservato - il centro, portando a casa un successo mai visto prima in Alto Adige per una lista civica senza storia e senza legami con partiti e movimenti nazionali, fondata tra l'altro solo pochi mesi prima. Il Team Koellensperger ora è la seconda forza in consiglio provinciale con il 15,2% dei consensi. La Svp cala, ma non crolla, scende infatti dal 45,7% al 41,7%, mentre la Lega vola, ma si ferma sul gradino più basso del podio (11,1%).

Cinque anni fa il bolzanino Koellensperger è stato eletto come unico rappresentante dei 5stelle in consiglio provinciale. Pragmatico e pacato il 48enne non è mai stato troppo legato al Movimento che ha lasciato definitivamente lo scorso luglio per presentarsi alle provinciali con una sua lista. Si è trattato di un divorzio consensuale, per niente traumatico. Il colore giallo del suo simbolo lo lega comunque al passato, che infatti non rinnega. «Si tratta di un enorme successo che per certi versi si stava delineando nei contatti che abbiamo avuto con i cittadini in campagna elettorale», ha commentato K”llensperger. «Con questo risultato - ha aggiunto - diventiamo parte integrante dello scenario politico altoatesino e diremo la nostra anche nelle elezioni comunali del 2020. Siamo la nuova Volkspartei». La Lega, che nelle prime ore dello scrutinio con i dati 'sbilanciatì da Bolzano, dove il Carroccio sarebbe poi uscito come primo partito, stava volando oltre ogni aspettativa. Con l'arrivo delle sezioni delle zone rurali il dato si è poi un pò ridimensionato per fermarsi al 11,1% dei consensi. Per il capolista Massimo Bessone, «questo straordinario successo della Lega è in prima linea merito di Matteo Salvini ma è anche dei nostri elettori. Siamo stati premiati per il fatto di essere sempre tra la gente».

Il ministro dell'Interno si era, infatti, molto impegnato in campagna elettorale, con i suoi affollati comizi e selfie tour, ma anche salendo sul palco dei Kastelruther Spatzen, il famoso gruppo folk di Castelrotto. «I voti veri, i cittadini, gli italiani, non ascoltano professoroni, giornaloni, criticoni e burocrati europei, ma chiedono alla Lega di andare avanti con forza», ha commentato Salvini.
La Lega ora rivendicherà con forza un posto in giunta provinciale. Secondo lo Statuto d'autonomia il gruppo linguistico italiano deve essere rappresentato nell'esecutivo e il Carroccio è con largo distacco il partito italiano più eletto. Difficilmente la Svp potrà dire di no al partito che a Roma è al governo, anche se la Volkspartei detta come condizione la vocazione europeista della futura giunta. Il Pd, sceso al 3,8%, ormai con un piedi è fuori dalla giunta, anche se il suo segretario Alessandro Huber, ora auspica di potersi sedere a un tavolo con i Verdi e Team Koellensperger «per unire le forze e sottoporre una proposta politica alla Svp». Una sorta di giunta 'semaforò verde-giallo, in alternativa a una giunta verde Lega.


Quasi tutti gli altri partiti - dal Pd ai Verdi e dalla Suedtiroler Freiheit ai Freiheitlichen - sono in netto calo. Il bolzanino 48enne Koellensperger è stato finora l'unico rappresentante dei 5stelle in consiglio provinciale. Pragmatico e pacato non è mai stato troppo legato al Movimento che ha lasciato definitivamente lo scorso luglio per presentarsi alle provinciali con la sua lista, Team Koellensperger. Il colore giallo del suo simbolo lo lega comunque al passato. Il voto in Alto Adige è molto eterogeneo: le vallate a maggioranza tedesca, dove la Svp la fa ancora da padrona, anche se sensibilmente ridimensionata, e Bolzano con il suo elettorato italiano.

Intanto è iniziato alle 7 in Trentino lo scrutinio per le elezioni provinciali che si sono svolte ieri. In provincia di Trento infatti le urne sono state chiuse alle 22 e i seggi sono stati riaperti stamani per lo spoglio delle schede. In Trentino si eleggono il presidente e il Consiglio provinciale, composto da 35 consiglieri, compreso lo stesso presidente.

La Lega sembra comunque aver conquistato una bella percentuale di consensi anche nei territori 'tedeschì. Nella fase finale della campagna elettorale il leader del Carroccio è venuto ben due volte in Alto Adige. Ha suscitato clamore anche all'estero la presenza di Matteo Salvini sul palco dei Kastelruther Spatzen. Il gruppo folk, che nel mondo di lingua tedesca ha venduto 6 milioni di dischi e che ogni autunno raduna 25.000 fans a Castelrotto per un concerto di tre giorni in stile Oktoberfest. Raramente elezioni provinciali ai 'confini dell'imperò hanno attirato un tale interesse mediatico. Si tratta infatti della prima tornata elettorale dopo l'insediamento del governo Conte. Con meno di 850.000 cittadini chiamati alle urne di certo non si può parlare di un test per l'esecutivo M5s-Lega.

Per Salvini le Province autonome rappresentano comunque due tasselli importanti per tingere di verde anche le ultime macchie rosse nel nord Italia. Un primo segnale è arrivato dall'affluenza, scesa dal 77,7% nel 2013 di quasi quattro punti al 73,9%. In questa splendida giornata autunnale non pochi elettori hanno preferito una gita fuori porta alla fila ai seggi, che tra l'altro erano assai corte, ma l'affluenza non è salita neanche di sera. Bolzano ha confermato esattamente l'affluenza del 2013 (64,6%), mentre a Laives, il Comune alle porte del capoluogo altoatesino guidato dalla prima giunta Svp-centrodestra-M5s, più cittadini si sono recati alle urne (67,8% contro 65,4% cinque anni fa). A Merano, Bressanone e Brunico l'affluenza è calata tra il 3 e il 5%. Del 5% il calo a Fiè allo Sciliar, il Comune del governatore Arno Kompatscher. Solo domani mattina è previsto invece lo scrutinio in Trentino, dove l'attuale sottosegretario Maurizio Fugatti vuole portare la Lega al governo e spodestare l'attuale governatore Ugo Rossi, che questa volta corre però solo con il suo Patt. La coalizione autonomista-centrosinistra si è infatti spaccata e il Pd ha messo in campo l'ex senatore Giorgio Tonini.

Ultimo aggiornamento: Lunedì 22 Ottobre 2018, 09:25
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