Elezioni politiche, ecco il nuovo parlamento: tutti i nomi dei nuovi eletti

Elezioni politiche, ecco il nuovo parlamento: tutti i nomi dei nuovi eletti

di Greta Posca

È un Parlamento tutto rinnovato quello che esce dalle urne di domenica. Ed un Parlamento dove domina il blu, specchio di un risultato politico piuttosto chiaro, con la coalizione di centrodestra sopra il 44% e Fratelli d'Italia come primo partito con il 26%. I dati ufficiali del Viminale sono arrivati poco prima delle 20, a causa di una quarantina di sezioni dove lo spoglio è andato a rilento.


SENATO. Il centrodestra prende 112 seggi, il centrosinistra 39. Al M5S vanno 28 seggi, 9 ad Azione-Italia Viva e 1 a De Luca sindaco d'Italia.


CAMERA. Al centrodestra vanno 235 seggi. La coalizione di centrosinistra avrà 80 seggi, il Movimento 5 Stelle 51, il Terzo Polo 21. Tre seggi vanno alla Sudtiroler Volkspartei e uno a De Luca sindaco d'Italia.


DENTRO. Grandi ritorni e tante new entry, in questa XIX Legislatura. A Palazzo Madama torna dopo un ostracismo che durava dal 2013 Silvio Berlusconi, che ha vinto a Monza. E stavolta ce l'ha fatta Claudio Lotito, presidente della Lazio: ha vinto con il centrodestra in Molise. Resta in Senato anche l'ex presidente Elisabetta Casellati (Forza Italia), che ha corso in Basilicata. Tra i nomi storici, restano in Senato Daniela Santanché, Pierferdinando Casini (in Parlamento dal 1983 ed è alla sua 11ª legislatura consecutiva) e Isabella Rauti, che ha battuto Emanuele Fiano (Pd) a Sesto San Giovanni, l'ormai ex Stalingrado d'Italia.

Tra le new entry, Ilaria Cucchi (eletta nella fila di Sinistra Italiana e non Pd come erroneamente scritto in precedenza) e il virologo Andrea Crisanti. Entra Marta Fascina, compagna di Berlusconi: ha vinto a Marsala. Dalla tv a Montecitorio Rita Dalla Chiesa, che ha vinto in Puglia per Forza Italia.


FUORI. Al Senato niente seggio per Emma Bonino, battuta a Roma, stessa sorte per Vittorio Sgarbi, battuto da Casini a Bologna. Resta fuori Carlo Cottarelli, scippato dalla Santanché a Cremona. Porte sbarrate per Gialuigi Paragone: la sua Italexit neppure raggiunge la soglia del 3%. Montecitorio invece dà l'addio al ministro degli Esteri Luigi Di Maio, sconfitto a Napoli dall'ex ministro Sergio Costa (M5s). Fuori anche Giulio Tremonti e Teresa Bellanova, ex ministri. Ko per il senatore leghista Simone Pillon e per la dem Monica Cirinnà.


CALENDARIO. Camere riunite il 13 ottobre. Una data spartiacque: i senatori e i deputati, fatti i gruppi parlamentari, dovranno scegliere come primo atto i presidenti di Camera e Senato. Il toto nomi è già partito: in pole ci sono Giorgetti per la Camera e Berlusconi per il Senato.


Ultimo aggiornamento: Martedì 27 Settembre 2022, 13:20
© RIPRODUZIONE RISERVATA