Draghi apre a obbligo vaccinale e terza dose: «No vax odiosi e vigliacchi. Il Green pass va bene, verrà esteso»

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Scuola, terza dose del vaccino anti Covid, Green pass: sono questi gli argomenti della conferenza stampa nella quale ha parlato il premier Mario Draghi, conferenza che è iniziata intorno alle 16 presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio. «La campagna vaccinale procede spedita - ha detto Draghi - siamo al 70% di italiani completamente vaccinati. Sono fiducioso che raggiungeremo l'80% entro fine settembre, dato che dà conforto sulla ripresa delle attività produttive». Successivamente, a una domanda se il governo pensa a un obbligo vaccinale quando il vaccino non sarà più un farmaco emergenziale (come accade negli Usa) e all'introduzione della terza dose di vaccino anti Covid, Draghi ha con chiarezza risposto di sì.

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«Vorrei ribadire il mio invito a vaccinarsi: è un atto verso se stessi, di solidarietà verso gli altri, di protezione degli altri. Ho detto più volte frasi anche più incisive su questo e continuo a ripeterlo. Devo esprimere la mia solidarietà piena a coloro che sono oggetto di violenza e di odio da parte dei cosiddetti no vax: questa violenza è particolarmente odiosa e vigliacca quando è fatta nei confronti di chi fa informazione e di chi è in prima linea contro la pandemia». «Qualcosa andrà sicuramente storto ma ce l'abbiamo messa tutta...», ha scherzato il premier. 

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«Il 91,5% degli insegnanti ha ricevuto almeno una dose di vaccino», ha aggiunto Draghi. «La campagna vaccinale è stata abbracciata con grande entusiasmo dai giovani, l'adesione massiccia dei giovani e la copertura estesa a livello nazionale ci permette di affrontare con una certa tranquillità e con minore incertezza dell'anno scorso l'apertura elle scuole. La scuola in presenza è sempre stata una priorità». 

«Come sapete l'economia continua a crescere anche molto più delle aspettative, basta vedere le cifre previste dal Mef a marzo, questo ci dà incoraggiamento e anche il mercato del lavoro va bene». Nel mercato del lavoro «ci sono anche situazioni riprovevoli e anche lì si dovrà intervenire caso per caso ma generalmente la situazione è favorevole». Sul green pass: «L'applicazione del green pass mi pare stia andando bene. Sui trasporti ci saranno sempre dei casi di foto di mezzi pieni, ma in generale la preparazione è stata ben fatta». «Quest'estate non abbiamo passeggiato», ha detto Draghi parlando della preparazione in vista di settembre per scuola, mezzi pubblici e green pass. «Il ministro Speranza ed io ne stiamo discutendo: l'orientamento» è che l'uso del Green Pass «verrà esteso», ha aggiunto. Sul green pass dovremo «decidere esattamente quali sono i settori e quali passi, faremo una cabina di regia come ha chiesto il senatore Salvini, ma la direzione è quella» di estenderlo. 

«Mantenere tasso di crescita»

«Non credo valga la pena compiacersi troppo di queste cifre» di crescita dell'economia, «sono alte, ma è anche vero che siamo caduti in una maniera che non si vedeva da decenni, in Italia nel 2020: è in parte un grande rimbalzo che sta accadendo in tutti i Paesi. La vera sfida sarà riuscire a mantenere il tasso di crescita considerevolmente più elevato di quanto fosse prima della pandemia, è lì che si vede la capacità dell'economia italiana di diventare strutturalmente più solida. Intanto vediamo buone notizie».

«​Riforme, governo ha un'agenda molto fitta»

«Sulle riforma il governo ha un'agenda molto fitta», dalla «concorrenza» alla «giustizia».

Poi dovremo affrontare il problema fondamentale delle politiche attive del lavoro. È prevedeibile che molti settori dovranno risttrutturarsi«. Draghi ha parlato dell'agenda «delle prossime settimane» sulle riforme: «Verranno presentate le riforme della concorrenza, del fisco sotto forma di legg' delega». La riforma della «giustizia penale approderà in Senato tra poco, quella civile nell'altro ramo del parlamento». Poi il tema del lavoro: secondo il premier in vista delle prossime sfide serve al governo «una visione industriale che permetta di riaddestrare lavoratori». 

«Maggioranza? Non vedo disastri all'orizzonte»

«Il chiarimento politico lo fanno le forze politiche, è chiaro che è auspicabile una convergenza e una stagione di disciplina. Il governo va avanti». «Non vedo nessun disastro all'orizzonte e non mi preoccupo per me stesso di sicuro». «Vedo ancora una coalizione con le sue divergenze, ci sono differenze e come nel governo, che» peraltro «va molto d'accordo tra i suoi membri». «Io cerco di non fare distinzioni nei partiti, perchè poi ogni partito ha 4 o 5 anime....La Lega ha capo che è Salvini e basta», ha risposto Draghi a chi gli chiede con quale anima della Lega si senta più in sintonia. 

Sull'Afghanistan: c'è molto da fare

«Perché c'è qualcuno che è stato concludente» sull'Afghanistan? «L'Ue indubbiamente è stata abbastanza assente, su certi piani perchè non organizzata. C'è molto da fare» in un periodo in cui si «ripensano tutte le relazioni internazonali internazionale». «Io continuo a pensare che si farà, ora avremo una serie di altre conversazioni, con il presidente Xi la prossima settimana, vedremo che cosa succede all'assemblea Onu, il G20 in ogni caso si farà dopo l'assemblea Onu». «Non è ancora il momento in cui si hanno strategie chiare, ora ognuno sta parlando molto, riflettendo ma non è che ci siano mappe. Per questo la cosa più importante ora è aiutare e proteggere gli afgani. È la cosa che possiamo fare ora e su cui abbiamo risultati immediati».

Draghi difende Lamorgese. Migranti saranno vaccinati

«Secondo me Lamorgese ha lavorato molto bene. I numeri di quest'anno non sono spaventosi, ci sono stati anni molto peggiori», ha detto il premier Mario Draghi in conferenza stampa. «Il ministro Lamorgese secondo me lavora molto bene. Io non ho trovato qualcuno che avesse la bacchetta magica e i numeri di quest'anno non sono spaventosi. Io credo che la ministra faccia il suo dovere e lo faccia bene», ha ribadito il premier Mario Draghi in conferenza stampa rispondendo ad una domanda sulle critiche di Salvini alla titolare del Viminale. 

«È stata individuato un percorso speciale per i rifugiati afghani. All'arrivo sono stati tutti accolti in strutture diverse» da quelle solite, «è stata data a loro subito la condizione di rifugiato e la pratica vaccinale verrà fatta a tutti gli immigrati che verranno. E verrà iniziato per loro un percorso di integrazione». «Il salvataggio degli afghani ha ancora una volta dimostrato la povertà dell'Ue per quel che riguarda la gestione dell'immigrazione, è un problema mondiale e l'Ue unita da tanti principi non riesce ad affrontarlo, questo è una spina nella stessa esistenza della Ue, ne parlo oggi con Macron. Davanti a quella tragedia immane ci sono Paesi che hanno detto: non vogliamo rifugiati. Non so se ricordate. Ma come si fa?».

LA DIRETTA


Ultimo aggiornamento: Giovedì 2 Settembre 2021, 23:05
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