Detenute in carcere con i figli, esplode la polemica. Il Pd: «Ritiriamo la legge». Cosa è successo

Si infiamma la polemica politica sulla proposta di legge sulle detenute madri

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di Redazione Web

Maggioranza e opposizione ai ferri corti, e si infiamma la polemica politica sulla proposta di legge sulle detenute madri. La proposta era stata inizialmente presentata dal Pd, che però ha deciso di ritirare il ddl dopo un duro scontro avvenuto in Commissione Giustizia: il testo non andrà più dunque in aula lunedì prossimo.

Il nodo della questione era nella proposta del centrodestra di tenere le mamme e i figli in carcere in caso di recidiva: i dem hanno così deciso di ritirare la proposta di legge e accusano la Lega di voler stravolgere il testo. Il capogruppo del Carroccio in Commissione Giustizia Jacopo Marrone ha allora annunciato la decisione della maggioranza di ripresentare il provvedimento.

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La polemica

«La proposta di legge sulle detenute madri la ripresentiamo noi poiché il Pd ritirando le firme dal provvedimento l'ha fatta decadere», ha affermato Morrone, che aggiunge: «il testo conterrà le proposte di modifica che non prevedono scuse per le donne incinte. Anche loro, se tornano a delinquere, finiranno in carcere», ha concluso Morrone.

Il capogruppo del Pd della Camera, Debora Serracchiani, ha detto in aula: «L'accanimento della maggiornaza contro i bambini è una certezza». D'accordo con il Pd anche Carlo Calenda che ha definito «immorale» il comportamento della maggioranza contro le detenute madri e i loro figli. Ma lo scontro non finisce e continua anche sui social. Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, con un post su Twitter ha accusato il Pd di «liberare le borseggiatrici rom che usano i bimbi e gravidanza per evitare il carcere e continuare a delinquere. Vergognatevi», si legge. 

«Abbiamo deciso di ritirare la nostra proposta di legge sulle detenute madri dalla commissione Giustizia della Camera», dichiarano i componenti del Partito Democratico della Commissione Giustizia della Camera. «Eravamo a un passo dall'introdurre nel nostro sistema una legge di civiltà per fare in modo di non vedere mai più bambine e bambini dietro le sbarre.

Con la forzatura della destra di oggi il testo è stato stravolto e purtroppo con queste norme l'obiettivo della nostra proposta è stato cancellato. Se vogliono norme per più bambine e bambini in carcere si facciano da soli la legge. La destra ancora una volta mostra la sua totale insensibilità, una vergogna». 

Detenute in carcere con i figli, i numeri

La polemica politica riaccende i riflettori sulle madri detenute con i figli, una condizione che riguarda soprattutto le donne straniere. Secondo i dati del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria aggiornati alla data di oggi sono complessivamente 23 le mamme recluse, con 26 bimbi al seguito. Numeri purtroppo in salita, se si considera che al 31 gennaio di quest'anno le detenute madri erano 15 con al seguito 17 bambini di meno di un anno e che al 28 febbraio c'erano 21 mamme con 24 piccoli in cella. Ma si tratta di cifre comunque più basse di quelle che si registravano prima della pandemia, che ha avuto l'effetto positivo di ridurre drasticamente il numero dei bimbi reclusi, passati da 48 della fine del 2019 ai 29 della fine del 2020.

Gli ultimi dati non contengono la distinzione sulla provenienza geografica di mamme e bambini. Dalla rilevazione del 28 febbraio scorso risultava però schiacciante la prevalenza di donne e bimbi stranieri: le prime erano il doppio delle italiane (14 contro 7) e 15 i loro bimbi a fronte dei 9 delle italiane. È la Campania la regione con più detenute madri, tutte ristrette nell'Icam di Avellino : sono 9 in tutto e 11 i loro bambini. Segue la Lombardia con 7 donne ristrette a San Vittore con altrettanti piccoli. Due le detenute madri in Puglia con tre bimbi, due nel Lazio con due piccoli, una ciascuna con un figlio al seguito nelle carceri di Piemonte, Umbria e Veneto.

Nel complesso le donne sono la minoranza della popolazione carceraria. Da anni rappresentano il 4% del totale dei detenuti. In cifre sono 2.425 a fronte di 51.285 uomini (secondo i dati del 28 febbraio). Le madri in carcere sono circa 1.400 e sono quasi 4mila i loro figli, secondo le stime dell'associazione Antigone che a marzo ha presentato il suo primo rapporto sulla presenza delle donne in carcere. Le straniere sono il 30,5% del totale: una percentuale in calo rispetto al 40% del 2013. Detenute anche circa 70 donne trans, in apposite sezioni protette all'interno di carceri maschili a Belluno, Como, Ivrea, Napoli Secondigliano, Reggio Emilia e Roma Rebibbia Nuovo Complesso.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 23 Marzo 2023, 18:48
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