Delmastro indagato a Roma per rivelazione di segreto d'ufficio: potrebbe essere ascoltato già oggi sul caso Cospito

Il dirigente di Fratelli d'Italia nei giorni scorsi ha rivelato al compagno di partito Giovanni Donzelli il contenuto di una relazione del Dap sulle conversazioni in carcere dell'anarchico Alfredo Cospito

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di Michela Allegri

Rivelazione del segreto d’ufficio. È questa l’ipotesi di reato contestata al sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove, che è stato indagato nell’inchiesta della Procura di Roma sulle conversazioni avvenute in carcere tra l’anarchico Alfredo Cospito e alcuni boss detenuti come lui in regime di carcere duro nel penitenziario di Sassari. Quei dialoghi, contenuti in un’informativa indirizzata al Dap, erano stati riportati nel discorso pronunciato alla Camera da Andrea Donzelli, il 31 gennaio scorso. Il politico aveva rivelato nei dettagli gli scambi di battute tra Cospito, il camorrista Francesco Di Maio e lo ‘ndranghetista Francesco Presta. Il tema era lo sciopero della fame dell’anarchico e la sua protesta contro il 41 bis, con i boss che lo esortavano a portare avanti quella che doveva diventare una «battaglia di tutti». 

I brani erano contenuti in una relazione fatta dalla polizia penitenziaria al Dap e poi consegnata al sottosegretario Delmastro, che ne avrebbe rivelato il contenuto a Donzelli. Da qui l’iscrizione sul registro degli indagati. Oggi è previsto l’interrogatorio. Secondo l’accusa, quelle carte sarebbero dovute rimanere nel ristretto ambito ministeriale e non erano destinate alla divulgazione.

Per il momento Donzelli non è stati indagato e resta una persona informata sui fatti: verrà ascoltato come testimone. Nei giorni scorsi la Procura ha acquisito documentazione e ascoltato diverse persone, tra le quali il direttore del Dap, Giovanni Russo.

Mantovano: Delmastro indagato? Non è una condanna

«L'iscrizione nel registro degli indagati non è una condanna e non c'è nulla di diverso rispetto a quanto già detto dal presidente del Consiglio», ha detto il sottosegretario alla presidenza Alfredo Mantovano rispondendo a una domanda nella conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri

Pd: dimissioni doverose

«Le dimissioni di Delmastro sono doverose, non per l'indagine della procura di Roma, ma per le sue gravi responsabilità politiche e istituzionali, per la superficialità e spregiudicatezza con cui ha diffuso informazioni delicate e riservate per colpire l'opposizione. Lo diciamo da settimane: Delmastro deve fare un passo indietro. La presidente Meloni e il ministro Nordio cosa aspettano?». Così in una nota le capogruppo del Pd, Simona Malpezzi e Debora Serracchiani.

 

 

Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Febbraio 2023, 00:21
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