Decreto ristori, il premier Conte: «Contributi a fondo perduto sul conto corrente da metà novembre. Rispettiamo misure o rischio lockdown»

Decreto ristori, il premier Conte: «Contributi a fondo perduto sul conto corrente da metà novembre. Rispettiamo misure o rischio lockdown»

di Simone Pierini

Decreto ristori, il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa con i ministri Roberto Gualtieri e Stefano Patuanelli a palazzo Chigi per illustrare i contenuti del decreto. «Abbiamo appena varato il decreto ristori, che vale complessivamente oltre cinque miliardi che saranno usati per dare risorse immediate a beneficio delle categorie» penalizzate dall'ultimo Cdm. Io ho firmato il Dpcm, all'una di notte circa, solo quando siamo stati sicuri che queste risorse c'erano», ha dichiarato il premier Conte in apertura di conferenza stampa

IL DECRETO RISTORI NEL DETTAGLIO
 


CONTE: «CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO ARRIVERÀ A METÀ NOVEMBRE»

«Abbiamo appena varato il decreto ristori, che vale complessivamente oltre cinque miliardi che saranno usati per dare risorse immediate a beneficio delle categorie» penalizzate dall'ultimo Cdm. Io ho firmato il Dpcm, all'una di notte circa, solo quando siamo stati sicuri che queste risorse c'erano», ha dichiarato il premier Conte. 

I ristori a fondo perduto «arriveranno sul conto con bonfico dell'agenzia delle entrate, è il modo più efficace, confidiamo che a metà novembre chi ha aderito alla prima edizione potrà riceverlo, subito dopo anche gli altri», ha aggiunto il presidente del Consiglio. «Stiamo incontrando le categorie, ne sta venendo fuori un dialogo aperto e un approccio costruttivo. Non ci sfuggono i sacrifici e le difficoltà che sono chiamate ancora una volta a sostenere. Non abbiamo chiuso attività che ritenevamo meno importanti di altre, non ci sono attività di serie A e di serie B».

«Se rispettiamo queste misure abbiamo buone possibilità di affrontare dicembre con una certa serenità, senza un sistema sanitario sotto stress. In caso contrario ci troveremo di fronte alla necessità di un lockdown, dobbiamo scongiurarlo». Ha detto il premier tornando sulle Dpcm sulle ulteriori misure di contenimento alla diffusione del virus. «Le nostre scelte possono essere legittimamente criticate, siamo in democrazia. Ma voglio dire che non abbiamo compiuto scelte indiscriminate. Per evitare che la curva ci sfugga è indispensabile ridurre le principali occasioni di socialità. Solo in questo modo possiamo decongestionare i mezzi pubblici, evitare gli assembramenti, alleggerire il sistema dei tracciamenti. Con una curva epidemiologica in continua salita, non possiamo illuderci che le persone vadano continuamene in giro, in palestra, al ristorante, senza timori». «Abbiamo fatto un dpcm che li rende possibili». Così il premeir Giuseppe Conte risponde alla eventualità di lockdown locali.

«Credo che tutti gli italiani per bene non possono condividere queste violenze, credo che non abbiano voglia di lasciarsi strumentalizzare. Dove vogliamo andare in questa direzione, la violenza genera violenza», ha aggiunto Conte parlando delle tensioni sociali in crescita in diverse città del Paese.

«Il nostro sforzo di tutte le misure che mettiamo in piedi è di non introdurre nuove tasse, stiamo facendo uno sforzo incredibile per non introdurre nuove tasse, già questo è un grande risultato. Vogliamo la pace sociale». Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in una conferenza stampa a Palazzo Chigi rispondendo a una domanda siulla possibilità di introdurre una patrimoniale.


GUALTIERI: «DL RISTORI RAPIDO, SEMPLICE E EFFICACE»

Il Dl Ristori «è contrassegnato da rapidità, semplifica ed efficacia» e «il contributo a fondo perduto sarà erogato automaticamente a oltre 300.000 aziende che già lo hanno già avuto, e quindi contiamo per metà novembre di avere tutti bonifici effettuati da parte dell'Agenzia delle entrate». Lo ha detto il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, durante la conferenza stampa.  Nel decreto ristori ci sono le risorse per «consentire la somministrazione di due milioni di tamponi nei mesi di novembre e dicembre». 

Il decreto legge ristori «mobilita una massa consistente di risorse: più di 5 miliardi di euro. Per la precisione 5,4 miliardi di indebitamento e 6,2 miliardi di saldo netto da finanziare». Per l'erogazione dei contributi a fondo perduto «abbiamo scelto modalità più semplici e veloci di ristoro e di rafforzare le misure rispetto al passato». Afferma Gualtieri. «Gli importi medi sono significativi perché sono più alti rispetto a quelli in precedenza erogati» con un «meccanismo rapido, semplice ed efficace». 

PATUANELLI: «2,4 MILIARDI RISTORI PER 460MILA SOGGETTI»

Il decreto ristori stanzia «2,4 miliardi per 460 mila soggetti». Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli in conferenza stampa dopo il varo del provvedimento. «Per i settori chiusi completamente come palestre, piscine, teatri, cinema, l'importo viene raddoppiato». Ha aggiunto il ministro a proposito dei contributi a fondo perduto introdotti con il decreto ristori, in conferenza stampa al termine del Cdm. «Molti ristoranti - ha detto - sono aperti solo la sera, perdono molto più di metà del loro introito, anche per questi dopo il confronto con le categorie abbiamo deciso di applicare il coefficiente del 200%. Il 150% andrà a bar pasticcerie, gelaterie». 

«Voglio ringraziare le categorie ma anche tutti quelli che ci stanno mandando messaggi dicendo ce la faremo.

Ringrazio anche quelli che sono andati in piazza per protestare perché segnalano la voglia degli italiani di continuare a produrre». Ha detto ancora Patuanelli illustrando le misure del decreto Ristori. «Purtroppo - ha sottolineato - dobbiamo introdurre piccole limitazioni per ottenere un risultato maggiore, per non riportare paese in lockdown, che sarebbe intollerabile» e «abbiamo cercato le modalità per intervenire subito con ristori», dei «soldi veri» da fare avere «immediatamente» ai settori colpiti. «Riteniamo - ha concluso - di aver implementato una misura rapida, efficace ed efficiente». 


Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Marzo 2023, 01:01
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