Salvini: «Renzi-Di Maio, toni simili». M5S lo attacca: «Inventa altro, giullare»

Salvini: «Renzi-Di Maio, toni simili». M5S lo attacca: «Inventa altro, giullare»
Salvini preme per andare al voto subito e teme il ribaltone. «Sento toni simili tra Pd e Di Maio, sarebbe incredibile che ci fosse un governo così», dice da Termoli, dove si trova per un comizio. Uno scenario, quello di un governo di responsabilità che tenga insieme pentastellati e dem, che sembra improbabile e che Di Maio, con un lungo post su facebook, esclude. «Caro Salvini stai vaneggiando, inventatene un'altra per giustificare quello che hai fatto, giullare», è la dura replica del M5S. «Questa storia di Di Maio-Renzi è una fake news di Salvini per nascondere il tradimento del contratto di governo e del Paese», conclude la nota.

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«Spero che Conte non pensi a un altro governo come premier, diverso da questo. Ci siamo sempre detti che dopo questo governo ci sarebbero state solo le elezioni. Un governo Pd-Di Maio sarebbe orribile», dice Salvini. «Chi perde tempo vuole solo salvare la poltrona. Per qualcuno prima la poltrona, per noi prima gli italiani. No inciuci! No governi tecnici! No giochini di palazzo! L'Italia dei Sì non aspetta, la parola subito al Popolo!», recita inoltre un tweet del ministro dell'Interno. 

Commentando il provvedimento con cui il tribunale di Bologna ha ritenuto inammissibile il reclamo del Viminale contro l'ordinanza che aveva imposto al Comune di iscrivere all'anagrafe una donna richiedente asilo, Salvini annuncia poi l'intenzione di riformare la Giustizia: «Dai giudici di Bologna altra sentenza a favore degli immigrati, nonostante il ricorso del mio ministero. Il prossimo governo dovrà fare una vera riforma della Giustizia, non viviamo in una repubblica giudiziaria».

Di Maio su facebook torna a chiedere che si voti il taglio dei parlamentari prima di sciogliere le Camere e accusa Salvini di aver fatto saltare il banco per evitare l'approvazione del provvedimento: «Noi siamo pronti, della poltrona non ci interessa nulla e non ci è mai interessato nulla, ma una cosa è certa: quando prendi in giro il Paese e i cittadini prima o poi ti torna contro. Prima o poi ne paghi le conseguenze. Ad ogni modo c'è una riforma a settembre, fondamentale, che riguarda il taglio definitivo di 345 parlamentari. È una riforma epocale, tagliamo 345 poltrone e mandiamo a casa 345 vecchi politicanti. Se riapriamo le Camere per la parlamentarizzazione, a questo punto cogliamo l'opportunità di anticipare anche il voto di questa riforma, votiamola subito e poi ridiamo la parola agli italiani. Il mio è un appello a tutte le forze politiche in Parlamento: votiamo il taglio di 345 poltrone e poi voto».

 

 
Ultimo aggiornamento: Venerdì 9 Agosto 2019, 16:29
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