Stefania Craxi eletta presidente della Commissione Esteri: «C'è una guerra in corso, serve durezza necessaria per dialogo»

La figlia di Bettino Craxi è stata eletta con 12 voti su 22. Il Movimento 5 stelle che aveva candidato Ettore Licheri si è fermato a 9 voti

Stefania Craxi è la nuova presidente della Commissione Esteri: «Serve durezza necessaria per dialogo»

La Commissione Esteri del Senato ha un nuovo presidente dopo Vito Petrocelli (M5S): è Stefania Craxi di Forza Italia. I voti a suo favore sono stati 12, 9 voti sono andati a Ettore Licheri (M5S) e un astenuto. 

«Non ho mai fatto una questione di incarichi. Sono onorata di questa scelta della commissione Esteri. La prima cosa che mi sento di dire è che la politica estera di un grande paese non deve essere un argomento che divide maggioranza e opposizione soprattutto in un momento così delicato della storia del mondo, quindi lavoreremo insieme. Bisogna immediatamente dare dei segnali chiari: c'è una guerra in corso, bisogna usare la durezza necessaria per condurre a un dialogo, la commissione darà segnali in questo senso». Sono le parole di Stefania Craxi appena eletta presidente della commissione esteri di palazzo Madama.

Con l'elezione di Stefania Craxi alla guida della commissione Esteri del Senato, Forza Italia guadagna una presidenza di commissione. È l'unica del gruppo a Palazzo Madama in questa legislatura, che finora è stata la "fotografia" degli equilibri politici emersi dalle elezioni politiche del 2018 che portarono alla nascita del primo governo Conte. A quota una presidenza, anche il gruppo Misto che guida la commissione Ambiente con Vilma Moronese.

Le altre presidenze sono 4 del M5s, dopo aver perso quella degli Esteri in mano a Vito Petrocelli; 4 del Pd; 2 della Lega e altrettante di Italia viva. Craxi è stata eletta con 12 voti su 22 e con scrutinio segreto. Ex deputata e approdata al Senato nel 2018, è stata vicepresidente della commissione Esteri fino alla precedente composizione. Sotto il quarto governo Berlusconi è stata nominata sottosegretario agli Esteri, incarico che ha ricoperto dal 2008 al 2011.Il Movimento 5 stelle puntava a riprendersi la presidenza e aveva candidato Ettore Licheri. Era questo il nome uscito dall' assemblea dei senatori 5 Stelle per la guida della Commissione Esteri ieri sera.

L'assemblea si è svolta in un clima molto teso perché i Cinquestelle avevano subodorato l'intenzione di Forza Italia di far convergere i voti sulla senatrice Stefania Craxi, facendo cadere quindi la prassi di lasciare la presidenza in capo al partito che l'ha guidata.

E così è stato, infatti.

È caccia al voto in Senato, dopo l'elezione della presidenza della Commissione Esteri, finita
all'azzurra Stefania Craxi. Dei 22 voti disponibili solo alcuni possono con certezza approssimativa - per dichiarazione stessa dei votanti o per appartenenza - essere attributi a uno dei due candidati che si sono confrontati in mattinata, la vincente Craxi e il perdente
Licheri.

Il dato più verosimile mette in fila i consensi di Lega-Fi-Fdi per la Craxi, cui si sarebbero aggiunti 3 voti del Misto e quello - a sorpresa - di Dessì di Cal. Per Licheri i 5 del M5S, i tre del Pd e il voto di Italia viva. Una ricostruzione del voto che però potrebbe non essere del tutto aderente a quanto successo realmente. Dubbi ci sono infatti su possibili defezioni nel fronte pro-Licheri. Dubbi che tengono alta la tensione in Senato.

A votare a favore, di Stefania Craxi secondo una prima ricostruzione, nel dettaglio sarebbero stati gli azzurri, con Enrico Aimi e la presidente del gruppo Anna Maria Bernini, che sostituiva Adriano Galliani, i 4 della Lega (Tony Iwoby, Stefano Lucidi, Manuel Vescovi e Roberto Calderoli, che sostituiva Matteo Salvini), poi il senatore di Fdi Adolfo Urso. Anche Fabio Di Micco, Mario Monti e Raffaella Pacifico del Misto alla fine avrebbero scelto Craxi. Così come dovrebbe aver fatto Emanuele Dessì di Cal. Per Licheri - che ha raccolto 9 voti - quelli dei cinque pentastellati, Gianluca Ferrara, Simona Nocerino, Paola Taverna e Mariolina Castellone. Poi i tre del Pd (Alessandro Alfieri, Fabio Porta e Luigi Zanda). Per Licheri anche Giuseppe Cucca di Iv, presente al posto di Laura Garavini. Infine la bianca di Pier Ferdinando Casini.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 18 Maggio 2022, 11:33
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