Conte al Colle, resta nodo Savona. Salvini su Fb: sono arrabbiato. Di Maio mette like

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Il premier incaricato Giuseppe Conte è stato oggi al Quirinale per un incontro informale con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Conte, che è stato al Colle poco meno di un'ora, a quanto si apprende da fonti parlamentari, non si è recato dal capo dello Stato per presentare la lista dei ministri e sciogliere la riserva ma solo per fare il punto della situazione. E mentre lo spread arriva a toccare quota 217 in serata su Facebook è comparso un laconico messaggio di Salvini: «Sono davvero arrabbiato». Pochi minuti ed è arrivato il like di Di Maio.

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Conte lavora alla squadra dei ministri ma i nodi da sciogliere restano molti, a partire da quello del Tesoro, il più complicato da risolvere. Stamani c'è stato un vertice alla Camera fra Conte, il leader della Lega Matteo Salvini e il capo politico del M5S Luigi Di Maio. All'incontro anche Giancarlo Giorgetti e Vincenzo Spadafora. Ci vorrà comunque ancora un po' prima che il premier incaricato salga di nuovo al Quirinale per chiudere la partita sulla squadra del governo. 
 

Savona. Il ministro dell'Economia per noi è solo Paolo Savona, non ci sono altri nomi sul tavolo. La parola passa ora al Colle. Se non si sblocca questo nodo non c'è nessuna lista. E anche il tema dei tempi ovviamente diventa di secondo piano, riferiscono fonti autorevoli della Lega al termine del vertice tra il presidente del Consiglio incaricato, il capo politico M5S e il leader leghista. Riunione che non ha risolto quello che sta diventando un durissimo braccio di ferro con il Colle. Che su Savona ci sia un «veto», lo ammette lo stesso economista. Salvini lasciando Roma alla volta di Milano, si congeda laconico: «Su Savona decide Conte». Di Maio, malgrado le difficoltà, sparge ottimismo: «L'incontro è andato molto bene. È come - racconta lasciando Montecitorio - se avessimo lavorato sempre insieme, c'è una totale sinergia e sintonia e stiamo lavorando con abbastanza velocità per assicurare il governo del cambiamento». «Savona? - risponde Di Maio -. Non voglio parlare di nomi. Di questo ne devono parlare il presidente della Repubblica e Conte». 



Salvini. «Sarà il presidente incaricato a fare le sue valutazioni», ha risposto Salvini, lasciando Montecitorio dopo l'incontro con Conte e Di Maio, ai cronisti che gli chiedono se quello di Savona resti l'unico nome per il ministero dell'Economia. «L'incontro è andato bene. Il presidente incaricato ha in mano tutto», ha continuato Salvini. A Chi gli chiede se entro domenica la partita del governo potrà essere chiusa con il giuramento, Salvini ha replicato: «Stiamo lavorando...». 


«Procede tutto per il meglio. L'incontro è andato bene», ha detto Di Maio al termine dell'incontro con Conte e Salvini sottolineando come sulla squadra di governo la parola «spetti al presidente Conte e al presidente della Repubblica». Ieri Conte aveva lasciato Montecitorio a tarda ora dopo una difficile giornata di consultazioni segnata dalle polemiche sull'economista eurocritico Savona possibile ministro dell'Economia e dai richiami di Sergio Mattarella, che dice no ai 'diktat' dei partiti. Il premier incaricato è al lavoro sulla lista dei ministri ministri che ha puntualizzato saranno «politici». 

«Oggi al Colle? Vedremo, vedremo». Così Conte ha risposto ai cronisti che lo attendevano all'ingresso di Montecitorio. Il presidente della Repubblica ha cancellato l'appuntamento che aveva questo pomeriggio a Roma dove, secondo l'agenda del Quirinale, doveva assistere al tradizionale evento ippico di piazza di Siena che si svolge ogni anno a villa Borghese. 

 


Totoministri. Secondo le ultime indiscrezioni in queste ore si sarebbero mescolate le carte e varie caselle del futuro esecutivo giallo verde avrebbero cambiato posto. Resta sempre il nodo di Savona, con Salvini determinato, per ora, a tenere il punto sull'economista euroscettico, anche se continua il pressing per chiedere al Carroccio di mollare la presa a meno che non si trovi un'altra via d'uscita (spostando magari il professore in un altro dicastero). Stando ai boatos del palazzo il braccio di ferro sulle Infrastrutture si sarebbe risolto a favore della Lega; il Mise e lo Sviluppo economico, attribuiti ai cinque stelle, verrebbero accorpati come chiesto da Di Maio e sulla delega per le telecomunicazioni e le frequenze tv si starebbe ancora trattando. Ancora da definire il ruolo di Giancarlo Giorgetti: vice di Salvini, attualmente resta designato sottosegretario unico alla presidenza del Consiglio, ma non è escluso che qualora dovesse cadere il nome di Savona, lui possa tornare in campo per il Tesoro. Circola con insistenza l'ipotesi di Vincenzo Spadafora, dimaiano di ferro, ai Beni culturali. 

Tra le ultime novità il possibile ingresso di Lorenzo Fontana, vicesegretario della Lega, agli Affari regionali, mentre Gian Marco Centinaio andrebbe all'Agricoltura, accorpando anche il Turismo. Nicola Molteni, dato in pole per l'Agricoltura, farebbe il capogruppo della Lega alla Camera, al posto di Giorgetti. Alfonso Bonafede, raccontano, resterebbe il più quotato per l'incarico di Guardasigilli, mentre Enzo Moavero Milanesi potrebbe diventare il nuovo inquilino della Farnesina: sarebbero scese, infatti, le quotazioni di Giampiero Massolo e Pasquale Salzano. In queste ore si starebbero decidendo le sorti della Salute, mentre i il ministero dei Rapporti con il Parlamento spetterà ai grillini: tra i papabili Riccardo Fraccaro, fedelissimo del capo politico dei cinque stelle.

Bankitalia. Conte stamani ha incontrato nella sede della Banca d'Italia in via Nazionale a Roma il governatore Ignazio Visco. Il colloquio è durato un'ora e mezza. Il premier è arrivato e andato via in taxi seguito dalla scorta. «Abbiamo doverosamente parlato dello stato dell'economia italiana, c'è stato un aggiornamento», afferma il premier incaricato ai cronisti che gli chiedono i temi dell'incontro con il governatore di Bankitalia. 

I risparmiatori. Ieri il premier incaricato ha incontrato anche alcuni rappresentanti dei risparmiatori scottati dalla banche. «Ieri sera, a seguito delle consultazioni con i rappresentanti delle forze politiche in Parlamento, ho incontrato una delegazione di risparmiatori che hanno sofferto per i default di alcune banche. Queste persone, come tante altre, devono essere ascoltate dalle istituzioni. Sono persone che chiedono giustizia e che il loro risparmio venga tutelato come previsto dalla Costituzione». Lo scrive il premier incaricato in un post su Facebook. «A loro ho detto che la tutela dei loro risparmi, spesso frutto di sacrifici e una vita di lavoro, sarà uno degli impegni principali del Governo del Cambiamento. Chi ha subito truffe o raggiri sarà risarcito», sottolinea Conte. 


 
Ultimo aggiornamento: Sabato 26 Maggio 2018, 11:17
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