Piersanti Mattarella, Conte e la frase sul "congiunto". Delrio grida in Aula

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Le libertà, i diritti conquistati «li dobbiamo a uomini e donne che hanno fatto la Resistenza, che sono stati vittime della criminalità organizzata. Essere generici con delle scuse generiche, in quell'Aula, non poteva essere tollerato. Se dimentichiamo chi ci ha preceduto forse non avremo un grande futuro». Lo dice l'ex ministro e capogruppo dem alla Camera, Graziano Delrio, ai microfoni di Circo Massimo su Radio Capital, tornando sulla dimenticanza del premier, Giuseppe Conte, riguardo al nome di Piersanti Mattarella, il fratello del Presidente della Repubblica ucciso dalla mafia nel 1980. 

Chi era Piersanti Mattarella, il fratello del Presidente della Repubblica che fu ucciso dalla mafia

«Non faccio psicanalisi al presidente del Consiglio», ma ieri in Aula per Delrio Conte «ha usato parole generiche» con «assenze molto gravi, le cose che ha detto hanno sconcertato tutti», così come «la poca attenzione all'Aula in cui sedeva. Anche il fatto che si definisca 'difensore del popolò, il popolo viene difeso dalle istituzioni repubblicane, non da lui, lui al limite le rappresenta».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 7 Giugno 2018, 17:30
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