Cartelle esattoriali, stralcio e rottamazione: tutto quello che c'è da sapere. Approvazione, date e come pagare La guida

Il 30 novembre la manovra arriverà in Parlamento. Se supererà lo scoglio di Camera e Senato sarà messa nero su bianco

Cartelle esattoriali, stralcio e rottamazione: tutto quello che c'è da sapere. Approvazione, date e come pagare La guida

di Valerio Salviani

Il taglio alle cartelle esattoriali è una delle poche promesse mantenute dal governo nella sua prima legge di bilancio. Per le altre ci sarà tempo, ma intanto migliaia di italiani morosi possono sperare di mettersi in pari con il Fisco dal 2023. La tregua, che dovrà essere approvata da Camera e Senato (insieme agli altri provvedimenti della manovra) il 30 novembre, ha l'obiettivo di mettere mano a una parte dei 1.132 miliardi rimasti nel cassetto, parte dei quali «non saranno mai riscossi», per citare il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, che ha guidato la costruzione del provvedimento. Ecco tutto quello che c'è da sapere.

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Quali cartelle verranno stralciate

L'unico colpo di spugna del provvedimento riguarderà i ruoli fino a 1.000 euro, registrati entro il 2015. Escluse, per intenderci, le cartelle datate 2016-2022. Ma andiamo con ordine. Il governo ha deciso che le pendenze col Fisco fino a mille euro, registrate dal 2000 al 2015, verranno cancellate. Cosa fare per ottenere lo stralcio? Nulla. «Sono automaticamente annullati, alla data del 31 gennaio 2023, i debiti di importo residuo, fino a mille euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2015», si legge nella bozza di testo della manovra. Per le altre cartelle, ossia quelle che superano i 1.000, non si potrà sperare nell'annullamento. Andranno invece pagate interamente e si potrà richiedere la dilazione in 5 anni.

«Sono cartelle non più esigibili, le togliamo perché sono pure passati i 7 anni. Inesigibili magari perché nel frattempo il contribuente è morto o le aziende fallite», dice il viceministro Leo, secondo cui c'è la necessità di «togliere di mezzo questo stock imponente, circa 1.132 miliardi di carichi affidati all'agente di riscossione, di cui secondo la Corte dei Conti solo il 6-7% è riscuotibile: quindi dobbiamo smaltire l'inesigibile, non possiamo tenere ancora questo stock di cartelle».

Rottamazione, cosa c'è da sapere

Le cartelle esattoriali consegnate dall’agente della riscossione dopo il 1° gennaio 2016 andranno pagate interamente, ma senza sanzioni, aggi e interessi.

Sarà possibile saldare il debito in cinque anni, fino a un massimo di 18 rate, oppure in soluzione unica. Per aderire alla rottamazione-quater si avrà tempo fino al 30 aprile 2023. Si potrà pagare mediante domiciliazione sul conto corrente eventualmente indicato dal debitore con le modalità determinate dall’agente della riscossione nella comunicazione, mediante moduli di pagamento precompilati, che l’agente della riscossione è tenuto ad allegare alla comunicazione o presso gli sportelli dell’agente della riscossione.

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Le sanzioni del 2022 che non sono ancora cartelle

Gli atti del Fisco che ancora non sono diventati una cartella esattoriale, ma che hanno giù superato le scadenze ordinarie di pagamento, avranno una sanzione del 5% e possibilità di rateizzazione in 5 anni. La stessa cosa vale per le cartelle non ancora oggetto di contenzioso. Nel caso però si sia già ricevuto un avviso bonario con cui il Fisco avverte il contribuente che vi sono scostamenti tra quanto dichiarato e quanto versato nel biennio Covid 2019-2020, la sanzione dal 5% scende al 3%, mentre la rateizzazione potrebbe scendere dai 5 ai 2 anni.

Sanatoria per la rottamazione-ter

Il governo sta mettendo a punto anche una sanatoria fiscale per offrire una ulteriore opportunità a 500 mila contribuenti che non sono riusciti a pagare le rate della Rottamazione ter. I tecnici del ministero dell’Economia sono al lavoro per mettere a punto una via d’uscita che prevede il pagamento integrale delle imposte dovute (con la rottamazione ter, in taluni casi, sono invece previsti generosi sconti) e un forfait del 5% per sanzioni e interessi, con un piano di versamenti degli importi dovuti rateizzato in cinque anni. Prima di mettere nero su bianco il provvedimento, tuttavia, il governo deve aspettare mercoledì 30 novembre. 

 


Ultimo aggiornamento: Sabato 26 Novembre 2022, 08:43
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