Calenda: "C'è un Truman Show di false promesse elettorali, il Pd deve uscirne"
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«Verso Renzi», dice, «ho sentimenti di gratitudine e di lealtà. Ma questa lealtà non può essere cieca fedeltà e approvazione di ogni proposta, peraltro quasi mai condivisa», rimarca. «C'è un tema di modo e serietà nel porre certe questioni di cui peraltro, come ministro, sono responsabile. Il governo Renzi è quello che ha messo il canone in bolletta, dicendo che era fondamentale per rilanciare il ruolo di servizio pubblico della Rai. Poi il governo Gentiloni ha firmato la nuova convenzione e si accinge a firmare il nuovo contratto di servizio. Non è che adesso si può dire, in modo estemporaneo e senza una riflessione, che i soldi per la Rai li tira fuori la fiscalità generale».
«Sono stato così secco su questa proposta perché Renzi mi ha chiesto la disponibilità - e io gliela ho data - a collaborare sul programma del Pd. Ma lo faccio a patto che si lavori a un progetto per il paese, non a battute estemporanee da Truman Show». «Offrire temi che durano lo spazio di un mattino non è il ruolo che spetta ad un centrosinistra che ha governato bene per una legislatura. E non penso che sia nemmeno quello che gli elettori del centrosinistra chiedono. Peraltro il gradimento verso Gentiloni dimostra proprio questo».
Ultimo aggiornamento: Sabato 6 Gennaio 2018, 09:36
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