Calenda, Conte e il Pd “costola” senza candidato

Calenda, Conte e il Pd “costola” senza candidato

Calenda dopo aver giocato d’anticipo in Lombardia puntando su Moratti, rilancia anche la candidatura dell’assessore pd alla sanità D’Amato nel Lazio. Il leader di azione punta a sorprendere un Pd ancora sotto choc e paralizzato dal risultato elettorale: «Non possiamo più accettare di rimanere sospesi in attesa che il Pd decida quale profilo vuole darsi, se quello di costola dei 5S o quello riformista». 
Costola di Conte o di Calenda? Nel partito democratico dunque sembra delinearsi uno scenario in cui D’amato sarebbe il candidato di un’alleanza con il Terzo Polo, mentre se il pd si ostinasse sull’idea di un “campo largo” con i grillini la scelta dovrebbe ricadere su un candidato “civico” gradito anche a Conte. 
E a proposito di candidati civici i nomi che circolano sono quelli di Massimo Bray, già ministro della Cultura, e Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio.
Tutti i candidati e autocandidati, ci sono anche Daniele Leodori e Enrico Gasbarra, si dicono per le primarie di coalizione, ma quale coalizione? Per ora c’è solo una grande confusione e visti i tempi stretti il Pd rischia davvero di poter solo scegliere di chi essere la costola.


Ultimo aggiornamento: Martedì 8 Novembre 2022, 06:00
© RIPRODUZIONE RISERVATA