L'ex ministro Brunetta: «Non mi ricandido alle prossime elezioni, incomprensibile far cadere Draghi»

L'annuncio in un'intervista al Corsera. «Nessun rammarico o rimpianto, ma un po' di dolore»

L'ex ministro Brunetta: «Non mi ricandido alle prossime elezioni, incomprensibile far cadere Draghi»

L'ex (più volte) ministro e attualmente ministro uscente della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, non si ricandiderà alle prossime elezioni. Lo ha annunciato lui stesso al Corriere della Sera, parlando di «nessun rammarico e nessun rimpianto» ma «un po' di dolore» riguardo la sua decisione, dopo l'addio a Forza Italia in seguito alla caduta del governo presieduto da Mario Draghi.

«È stato un mese di emozioni forti e decisioni difficili. Ho visto FI contribuire alla caduta di Draghi - evidenzia - Il governo più credibile, autorevole e serio, che poteva farci uscire da una situazione tragica che ha visto sommarsi pandemia, guerra, inflazione e uno spread minaccioso. Un atto incredibile e incomprensibile». Il sogno di Brunetta era quello di «votare a fine legislatura, dopo una legge di Bilancio draghiana forte e strutturata. Ora abbiamo uno scenario distopico, il peggiore possibile». Il ministro spera che l'attuale situazione non porti l'Italia a perdere i fondi europei del Pnrr: «Ma è chiaro che tutto è rallentato - afferma - E di mezzo c'è la legge di Bilancio, che ovviamente partirà in gravissimo ritardo.

Poi bisogna vedere che atteggiamento avrà l'Ue in ragione della credibilità del prossimo governo, qualunque esso sia».

Il ministro definisce Giorgia Meloni «l'unica che ha una posizione coerente. Ha fatto un'opposizione dura, ma anche seria e si candida a governare. Non ho pregiudizi verso di lei». E ricorda: «Quando eravamo vicini di banco, durante il governo Berlusconi del 2008, parlavamo spesso. Ho un bel ricordo dei nostri colloqui, mi chiedeva consigli che io da professore davo ben volentieri. Glieli darei anche oggi, nello spirito repubblicano». Sul programma appena presentato dal centrodestra ricorda: «È la prima volta che non scrivo il programma 'azzurro', logico che si sommino sofferenza e ricordi. Anche perché i 15 punti sono in continuità con il passato». E sul futuro: «Rimango a disposizione per servire ancora il mio Paese, con le idee e le energie di sempre. Mi occuperò di più di Venezia e della mia famiglia, i grandi amori della mia vita». 


Ultimo aggiornamento: Domenica 14 Agosto 2022, 11:22
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