Augusta Montaruli parla alla Camera con la lingua dei segni ma nessuno la capisce: «Se l'aula avesse approvato la legge...»
di Simone Pierini
Roma, nasce One Sense: il primo ristorante dove si parla la lingua dei segni
La Montaruli ha risposto a tono: «Se quest'aula avesse approvato la legge sulla lingua dei segni e se fossero stati approvati gli emendamenti negli scorsi provvedimenti, quest'aula non sarebbe stata più sorda di me, oggi, e avrebbe compreso quello che avevo da dire».
Il nuovo modo di prendere la parola è stato inaugurato durante un ordine del giorno volto a escludere le pensioni di invalidità ai fini del calcolo del reddito per avere diritto al Reddito di cittadinanza. Le è stato quindi chiesto di accompagnare il Lis con la parola. Montaruli, che non è sorda ma lo sono i suoi genitori e quindi con chi le ha parlato ha evocato la «sordità come lingua madre», ha così scandito ogni parola, contemporaneamente traducendola nella lingua dei segni, o viceversa. L'applauso dell'aula è stato generale.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 21 Marzo 2019, 19:46
© RIPRODUZIONE RISERVATA