Ex sindaco e neo deputato: «Un labirinto il palazzo di Montecitorio E sono finito in cucina»
di Alda Vanzan
A Montecitorio però i deputati si chiamano così e devono pure indossare la giacca. Si è arreso al dress code?
«La giacca è d'obbligo, la camicia per fortuna no e neanche la cravatta. Così io continuo con le mie magliette...».
Com'è stato l'ingresso a Montecitorio?
«A tappe. Il primo giorno, appena arrivato, ho provato ad accreditarmi ma non ce l'ho fatta: non figuravo in lista. Difficoltà anche al secondo tentativo. Mi sembrava di essere tornato ai tempi della discoteca, quando entravi solo se c'era il tuo nome all'ingresso».
È vero che il primo giorno si è perso?
«Il palazzo è labirintico, ricorda i percorsi tra le rovine di Cnosso. Non so come, sono finito in una cucina di Montecitorio».
Ultimo aggiornamento: Sabato 24 Marzo 2018, 09:24
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