Commissario in Calabria, fumata nera del Cdm: sfumano le ipotesi Mostarda e Varratta

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Fumata nera del Consiglio dei Ministri sulla nomina del commissario alla Sanità in Calabria. Il Cdm si è concluso nella notte con un nulla di fatto, dopo i veti incrociati sui due nomi in corsa: da un lato Narciso Mostardamedico che dirige la Asl Roma 6, dall'altro l'ex prefetto di Reggio Calabria Luigi VarrattaEntrambe le ipotesi sembrano sfumare. La nomina a questo punto slitta a un nuovo Cdm: si starebbero già sondando profili alternativi.

E così, dopo il balletto di nomi delle settimane scorse che ha visto saltare ben tre nomine, una dopo l'altra -il generale Saverio Cotticelli prima, il manager Giuseppe Zuccatelli e l'ex rettore Eugenio Gaudio poi - il Cdm fiume non è riuscito a sbrogliare il nodo, complice il veto dei 5 Stelle su Mostarda, visto dai grillini come una 'nomina politica' anche alla luce del ruolo di ex assessore in quota Pd a Frosinone.

Ieri, ospite di Otto e mezzo su La7, il premier Giuseppe Conte aveva espresso l'auspicio di chiudere sulla nomina nel Cdm fissato per oggi, «ma questa nomina è ormai una maledizione», ha commentato un ministro di peso all'Adnkronos al termine del Cdm.

Via libera a nuovi collegi elettorali

Intanto il Cdm ha dato il via libera allo schema di decreto legislativo che disegna i nuovi collegi elettorali dopo il taglio dei parlamentari.

Lo annuncia il ministro Federico D'Incà. «Sono molto soddisfatto dell'approvazione dello schema di dlgs, da trasmettere alle Camere, per il disegno dei nuovi collegi elettorali. In questo modo consentiremo immediatamente di adeguarli alla riduzione del numero dei parlamentari. Il governo ha integralmente fatto propria la proposta della commissione tecnica - composta da dieci esperti in materia e presieduta dal presidente dell'Istat - senza esercitare alcuna forma di discrezionalità politica perché è necessario assicurare la massima neutralità nella delineazione territoriale dei collegi» e anche trasparenza.

«Tutti i documenti e i dati rilevanti per analizzare il disegno dei collegi uninominali e plurinominali ed il controllo dell'equilibrio delle scelte assunte saranno trasmessi alle Camere e pubblicati sul sito del Dipartimento per le riforme istituzionali, in un'ottica di massima trasparenza», sottolinea D'Incà. «La tempestiva adozione del decreto legislativo rappresenta un adempimento costituzionale necessario in attesa che sia approvata la nuova riforma elettorale all'esame delle Camere», conclude. 


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 25 Novembre 2020, 01:15
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