Morisi, l'addio e la sfida delle comunali: Salvini in balìa della Lega

L'addio di Morisi e la sfida delle comunali: Salvini in balìa della Lega

di Francesco Malfetano

A governare la Lega ora c'è una "bestia" acefala. Letteralmente. La notizia dell'indagine per cessione di droga piombata sul capo di Luca Morisi, il guru dei social del Carroccio, anche se ancora tutta da verificare ha infatti già creato notevoli scompensi all'interno del partito di via Bellerio. Al punto che c'è chi sostiene che il passo indietro del 48enne, uomo di Matteo Salvini da quasi un decennio, sia il segnale - fortuito ma più evidente - della manovra di accerchiamento che si sta pian piano chiudendo come una morsa attorno allo stesso segretario, mai davvero capace di guidare il partito all'interno del governo Draghi. 

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In altri termini a pochi giorni dall'importante voto per le comunali e da quello che sembra un più o meno annunciato flop per i leghisti, e soprattutto dopo settimane di scontri sulla linea da seguire rispetto alle vaccinazioni e all'uso esteso del Green pass, il passo indietro di Morisi rischia di avere un effetto deflagrante sulla leadership di Salvini.

L'insofferenza nel cerchio magico


Non tanto però perché la corrente delle Regioni, guidata dai vari Luca Zaia e Massimiliano Fedriga, punti a sfilare direttamente il posto da segretario federale all'ex ministro dell'Interno, quanto perché c'è voglia di aria nuova nel "cerchio magico" che lo circonda. L'insofferenza, spesso ricondotta a livello giornalistico a una semplice corrente "giorgettiana" all'interno del partito, è indirizzata soprattutto nei confronti di Borghi, Bagnai e Durigon, scaricati praticamente da tutti all'interno dei gruppi leghisti, meno che dallo stesso Matteo Salvini. Il leader però anche se privato del suo braccio destro e della comunicazione che gli permise l'exploit del 2018, pare tutt'altro che intenzionato a mollare senza combattere.

 

Anzi, annuncia già prosaicamente battaglia.

Tant'è che ieri, il 26 settembre, si è presentato a Roma, a Tor Bella Monaca, in un comizio a sostegno del candidato alla poltrona di sindaco Enrico Michetti accompagnato proprio dal sottosegretario leghista Durigon. Quale possa davvero essere la controffensiva di Salvini, che i bene informati di via Bellerio danno come stranito e pensieroso, è presto per dirlo. Certo è che il segretario ha più volte dimostrato di essere capace di divincolarsi con agilità proprio nelle situazioni più difficili. E chissà che non riesca ad opporsi al cambiamento che ormai appare inesorabile per la "sua" bestia e soprattutto per la Lega.

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Ultimo aggiornamento: Martedì 28 Settembre 2021, 11:34
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