Centrodestra, da FdI a Forza Italia stop a Salvini: «Una flat tax al 15% è irrealistica»

Il leghista insiste, gli alleati frenano: «Meglio procedere con gradualità». La bozza del programma va ai leader Fratelli d’Italia: «Il Pnrr va rinegoziato»

Da FdI a Forza Italia stop alla Lega: «Una flat tax al 15% è irrealistica»

di Emilio Pucci

Salvini non demorde, l’obiettivo di una flat tax al 15% anche per i dipendenti, i pensionati e le imprese – ribadisce – è realizzabile. E per tenere il punto schiera anche il responsabile dei dipartimenti Siri e i presidenti leghisti di Regione. Ma a frenare – al netto di perplessità anche a via Bellerio – sono i suoi alleati. Da Fratelli d’Italia a Forza Italia. Sul fisco emergono le differenze anche se nel documento comune definito ieri al tavolo degli sherpa si è raggiunto un compromesso. Chiusa la bozza sul programma, il dossier adesso passa ai leader.

Le novità

Si punta all’estensione per le partite Iva fino a 100.000 euro di fatturato e si guarda ad una flat tax «su incremento di reddito rispetto alle annualità precedenti con la prospettiva di ulteriore ampliamento per famiglie e imprese». Nella versione precedente non c’era alcun riferimento alla flat tax incrementale, il progetto sposato da FdI che parla di «costo zero per lo Stato». Il ragionamento in Fdi è sempre lo stesso: sbagliato alzare l’asticella, niente fughe in avanti, quindi. Non c’è nessuna bandierina sul ministero dell’Economia ma in ogni caso nel partito della Meloni non c’è intenzione di lasciare le mani libere alla Lega sull’economia. La prova è anche nelle parole del meloniano Ciriani: «Il Pnrr va rinegoziato».
Anche Forza Italia ha una posizione differente rispetto a quella dei leghisti. «Il nostro obiettivo di partenza è il 23%, poi si può andare avanti», dice Tajani. Fi spiega: «La percentuale è frutto di approfonditi studi compiuti fin dal 1994 col ministro Martino». Berlusconi aggiunge: «Non vogliamo creare ulteriore deficit.

Questo sistema, oltre a ridurre il carico fiscale, ha generato sviluppo e occupazione, facendo aumentare del 30% le entrate fiscali». L’obiettivo è intervenire nei primi cento giorni di governo. La Lega insiste: «Per la flat tax al 15% servono 13 miliardi: obiettivo ambizioso ma necessario». 

Il tavolo

Da «evitare» è la patrimoniale mentre si ribadisce il taglio del cuneo fiscale, la tutela del potere d’acquisto, l’azzeramento dell’Iva sui beni di prima necessità, la defiscalizzazione e l’incentivazione del welfare aziendale anche attraverso la detassazione e la decontribuzione dei premi di produzione e le maggiori tutele per il lavoro autonomo e le libere professioni. Inoltre si propone l’estensione della possibilità di utilizzo i voucher per i settori del turismo e dell’agricoltura. Ma la novità di ieri è sull’ambiente: bisogna – si legge nel documento – «utilizzare fino in fondo le risorse del Pnrr, oltre 70 miliardi, per far decollare la transizione ecologica». Altro obiettivo: «Far diventare l’educazione ambientale materia curriculare obbligatoria nelle scuole secondarie». E c’è un piano straordinario per il rinnovamento delle reti idriche. Infine cambia il punto sul processo penale: effettività del giusto processo, razionalizzazione dei riti alternativi e della prescrizione, stop ai processi mediatici.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 10 Agosto 2022, 00:00
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