Salvini in viaggio a Washington e quel paragone con De Gasperi
In vista del 9 luglio, quando l'Ecofin potrebbe lanciare ufficialmente la procedura d'infrazione contro l'Italia per la mancata discesa del debito, Salvini ha aggiunto: «Noi passiamo dalle grandi strategie economico-commerciali e geopolitiche qua a Washington alle piccolezze delle "multine", delle infrazioni, dei controllori imposti da Bruxelles. Abbiamo visto in Grecia come è finita. Hanno ammazzato un popolo e spalancato le porte ai cinesi che si sono comprati un paese attraverso un porto. L'Italia non è la Grecia. Noi puntiamo a convincerli coi numeri, i dati, il buon senso e la cortesia. Altrimenti le tasse le tagliamo lo stesso agli italiani, a Bruxelles se ne facciano una ragione».
Buongiorno Amici e buon lunedí! ☀
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 17 giugno 2019
Oggi onorato di rappresentare l’Italia qui a Washington incontrando il Segretario di Stato Mike Pompeo alle 15 e il vicepresidente degli Stati Uniti Mike Pence alle 20 (ora italiana).
Vi tengo aggiornati e vi abbraccio! #SalviniUSA🇮🇹🇺🇸 pic.twitter.com/4TasHGnnrr
Per Salvini sarebbe poi «un errore strategico, non solo commerciale ma geopolitico, allontanare la Russia dall'Occidente per lasciarla nelle braccia della potenza cinese».
Per questo «credo si debba fare di tutto per tornare al tavolo» delle discussioni. Parlando da Washington - dove ieri ha parlato alla stampa italiana alla vigilia del suo incontro odierno con il segretario di Stato, Mike Pompeo, e con il vicepresidente, Mike Pence - il vice presidente del consiglio ha aggiunto: «Al di là della convenienza economica per le nostre aziende, preferisco ragionare con Mosca piuttosto che rinsaldare l'asse Mosca-Pechino. Mi sembra banale».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 17 Giugno 2019, 13:41
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