Salvini a Tria: «Chi vuol fare il ministro deve tagliare le tasse»

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Matteo Salvini, di ritorno dagli Stati Uniti, è intervenuto all'assemblea di Confartigianato chiarendo il prorprio pensiero su molti dei temi nell'agenda di governo, dalla flat tax ai rapporti con l'Unione Europea. «Salario minimo? La priorità è la flat tax. Il salario lo danno le imprese e se non tagliamo loro le tasse come fanno a dare i salari?». Risposta interlocutoria, invece, sul tema spinoso del ministro per gli affari Ue: «Io un nome ce l'ho già, possiamo farlo anche domani. Non chiedo un posto in più, l'importante è avere un ministro per l'Europa, ma il risultato elettorale ha parlato chiaro».

All'assemblea anche il vicepremier e ministro dello Sviluppo  Luigi Di Maio: «Lo spread è importante, però da quando ci siamo insediati, da quando abbiamo giurato al Quirinale, lo spread si è impennato e questo è un pregiudizio nei confronti del nostro governo». 

«L'obiettivo è pagare i crediti della pubblica amministrazione. Su questo c'è un dibattito in questi giorni che è partito dal Parlamento. Io non mi affeziono ai nomi o ai termini ma è chiaro che bisogna pagare i debiti dello Stato altrimenti lo Stato non ha nessuna credibilità per poi chiedere agli imprenditori e ai cittadini». Di Maio, in questo passaggio, non cita mai i minibot in questo passaggio, accompagnato da un applauso. «Da quest'anno c'è una sezione apposita del fondo di garanzia che dice per gli imprenditori che hanno credito con la pa noi interveniamo a sostegno e non li mandiamo per aria con i prestiti bancari scoperti o con altri strumenti che purtroppo causano la chiusura delle imprese».


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Salvini duro con Tria. Mi pagano lo stipendio per dare lavoro agli italiani, non per dire signor sì, signor padrone in un ufficio a Bruxelles.
Tria è un nostro ministro che porterà avanti il programma di tutto il governo che nella prossima manovra economica avrà il taglio delle tasse come punto centrale. Chi vuole fare il ministro di questa squadra sa che il taglio delle tasse è la priorità di questo Paese». Lo ha detto Matteo Salvini a Confartigianato. «Tagliare le tasse non è un capriccio di Salvini, è un'emergenza», ha aggiunto.

 

«C'è un tema che il governo intende portare avanti sulle «imprese e la tassazione che subiscono. A me non interessa che tipo di tassa andiamo ad abbassare ma l'importante è che le andiamo ad abbassare in maniera sostanziale per favorire il lavoro e le assunzioni nelle imprese, per favorire la possibilità di investimenti», ha detto ancora il vicepremier.  «Nell'ultima legge di bilancio e nel dl crescita - ha aggiunto- quando abbiamo deciso di rimodulare l'Ires come governo abbiamo detto la abbassiamo a tutte quelle imprese che invece di spartirsi utili decidono di reinvestirla nell'azienda. E questo aiuta le piccole, le medie e le grandi aziende». 

La risposta all'Ue. Salvini ha sottolineato: «Stiamo lavorando alla lettera europea. Al suo interno ci sarà il fatto che il diritto di tagliare le tasse è un dovere. E che lo faremo in ogni caso. Parigi e Berlino? Sembra stiano litigando. La Mogherini in questi cinque anni non ha fatto niente per l'Italia. Penso che l'Italia si farà notare e farà sentire il suo peso in Europa per il bene dei nostri cittadini».
Ultimo aggiornamento: Martedì 18 Giugno 2019, 19:29
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