Matrimoni, serve il green pass anche in zona bianca. Le nuove linee guida Regioni-Cts

Matrimoni, marcia indietro: serve il green pass anche in zona bianca Le nuove linee guida

Matrimoni e green pass. Servirà il certificato vacciale sia in zona bianca che in zona gialla. Lo precisa la Conferenza delle Regioni. «Le feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose, anche al chiuso,devono svolgersi nel rispetto di protocolli e linee guida adottati ai sensi dell'art.1, comma 14, del decreto-legge 33/2020 e con la prescrizione che i partecipanti siano muniti di una delle certificazioni verdi di cui all'articolo 9 del dl 52/2021 anche in zona bianca. Il comma 2 dell'art 9 del Dl 65/2021 si limita a stabilire l'anticipazione della possibilità delle feste in zona gialla al 15 giugno, ma restano ferme le modalità di svolgimento indicate nella norma».

Dunque in entrambe le zone, gialla e bianca, li ospiti di matrimoni, battesimi e comunioni dovranno esibire il green pass, vale a dire il certificato di vaccinazione (con entrambe le dosi), il certificato di guarigione o un tampone con esito negativo effettuato nelle 48 ore precedenti, come previsto dal decreto del 18 maggio. Le nuove linee guida delle Regioni prevedono tra l'altro che in tutte le attività «devono essere usati da parte dei lavoratori dispositivi di protezione delle via aeree finalizzati alla protezione del contagio e deve essere obbligatoria la frequente pulizia e l'igienizzazione delle mani». 

 

GLI INVITATI - Ci sono poi una serie di indicazioni di carattere generale, che vanno dal «definire il numero massimo di presenze contemporanee in relazione ai volumi di spazio, ai ricambi d'aria e alla possibilità di creare aggregazioni in tutto il percorso di entrata, presenza e uscita» alla possibilità di rilevare la temperatura dei clienti fino alla necessità di mantenere l'elenco delle presenze per 14 giorni. È previsto poi che siano messi a disposizioni degli ospiti dei prodotti per l'igienizzazione delle mani, che vengano areati il più possibili i locali e che vengano privilegiati laddove possibile gli spazi esterni. 

 

Numero chiuso sulle spiagge?

Altro tema molto sentito è quello delle regole da tenere per gli stabilimenti balneari.

Nessun problema sulle distanze fra gli ombrelloni che dovranno avre a propria disposizione un'area di circa 10 metri quadri mentre lettini e sedie sdraio dovranno stare a un metro quando non posizionate sotto un ombrellone. Le Regioni però chiedono che non venga fissato un tetto al numero di ospiti complessivi degli stabilimenti. Il Cts invece chiede il numero chiuso. Sia le Regioni che il Cts concordano sulla necessità di precedere più zone d'ombra in modo da evitare assembramenti. Ogni stabilimento dovrà creare percorsi separati in ingresso e in uscita.

I ristoranti

Per quanto riguarda la ristorazione, salta il limite di massimo 4 persone sedute a mangiare, viene confermato il metro di distanza tra i tavoli e l'utilizzo della mascherina ogni qualvolta che ci si alza. Le nuove linee guida, inoltre, prevedono la possibilità di utilizzare le docce in piscine, centri termali e palestre: dovrà essere garantita una distanza di 2 metri, adeguata sanificazione e areazione


Ultimo aggiornamento: Domenica 30 Maggio 2021, 09:52
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