Sono tornate le zone gialle e quello in arrivo è il primo weekend con meno restrizioni. Una ripresa, che non è un liberi tutti ovviamente, che permette non solo di tornare finalmente a cena fuori quanto anche di iniziare a programmare alcuni eventi ormai bloccati da tempo. E' il caso di matrimoni e comunioni o, in genere, di tutte quelle funzioni religiose che in Italia hanno un deciso impatto culturale oltre che un forte rilievo economico. Attenzione però, al momento nonostante le riaperture cominciate dal 26 aprile, sono ancora banditi i festeggiamenti.
Matrimoni, cosa dicono le Faq del governo
In altre parole, come appena chiarito dal Governo con le ormai consuete Faq, si può ragionare solo sulla funzione religiosa. Queste infatti, pur prevedendo «la partecipazione di persone si possono svolgere, nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal governo con le rispettive confessioni». Per cui sono quindi consentite le celebrazioni ad esempio di matrimoni, battesimi o cresime ma mantenendo le distanze di sicurezza, rispettando la capienza massima di persone all’interno dell’edificio, indossando la mascherina, evitando gli assembramenti e i contatti tra persone (anche baci e abbracci). Dopo la messa, l'evento religioso o la celebrazione in Comune in sè, almeno per il momento, bisognerà rinunciare ai festeggiamenti. Stando all'ultimo decreto del Governo Draghi sono infatti vietati gli eventi privati che prevedono la presenza di molte persone al fine di ridurre il rischio dei contagi. Feste e banchetti quindi, continuano ad essere vietate, anche se tenute all'aperto e nel rispetto dell'orario di coprifuoco.
Settore matrimoni in crisi
Tuttavia le cose potrebbero cambiare.
Ultimo aggiornamento: Sabato 8 Maggio 2021, 16:41
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