Mascherina obbligatoria all'aperto, le nuove regole: cosa cambia, dagli scooter ai "congiunti"

Mascherina obbligatoria all'aperto, si potrà togliere solo se isolati: le nuove regole

di Mauro Evangelisti

Mascherine, cosa cambia? Al chiuso è sempre obbligatoria, ad eccezione della propria casa. Prima valeva solo per i luoghi chiusi aperti al pubblico, ora sempre. Chiarito anche l'obbligo dell'uso della mascherina all'aperto introdotto del nuovo Dpcm. Va indossata sempre, per proteggersi, proteggere gli altri ed evitare sanzioni, ma con alcune eccezioni. Se è garantito in modo continuativo l'isolamento da altre persone non conviventi, allora è consentito abbassarle. Cosa significa? Se sto passeggiando in un'area isolata, da solo o con persone con cui comunque convivo, allora l'obbligo decade. Ma deve essere una zona realmente isolata. Se cammino per strada, dove per alcuni tratti non c'è nessuno e in altri incrocio altre persone, allora la mascherina è necessaria. Precisano fonti governative: «L'obbligo di indossare la mascherina varrà in tutti i luoghi all'aperto ad eccezione dei casi in cui sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento». Non è obbligatoria la mascherina in bicicletta, sul monopattino o sullo scooter. In automobile vale il solito principio: se siamo insieme a persone non conviventi, allora tutti coloro che sono a bordo devono indossare la mascherina. Nessun obbligo per i bambini sotto i sei anni.

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Mascherine, libertà alle Regioni

Le Regioni però, se vorranno, potranno decidere anche regole più severe perché Il decreto approvato dal Cdm, inoltre, consente di varare norme più restrittive.

Anche nel centrodestra c'è chi condivide la decisione di rendere obbligatoria la mascherina al chiuso e all'aperto quando non è possibile isolarsi. Il governatore del Veneto, Luca Zaia: «Sull'utilizzo delle mascherine non ho mai avuto dubbi: la mascherina va utilizzata obbligatoriamente al chiuso, e all'aperto dove ci sono degli assembramenti. Il vero problema oggi è che qualcuno non osserva queste norme». Dal centrosinistra il governatore dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, osserva: «In linea di principio sono d'acordo, ma come si fa a controllare tutti?».

La sanzione ipotizzata è di 400 euro ma secondo il sindaco di Genova, Marco Bucci, sarebbe meglio applicare una strategia differente: «Multe più basse, ma facciamone di più». 

 

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 7 Ottobre 2020, 16:09
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