Manovra, proroga per il bonus giardini. Verso più asili nido

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di Michele Di Branco
Conferma del bonus verde e rafforzamento del pacchetto famiglia. La commissione Bilancio del Senato riprenderà l’esame della legge di Bilancio a partire da martedì e nel corso della prossima settimana si dovrebbero iniziare a votare gli emendamenti ma intanto il governo lavora per correggere alcuni aspetti del provvedimento. La maggioranza giallo-rossa sembra ormai decisa a prorogare, anche per il 2020, il cosiddetto “bonus verde”, vale a dire la detrazione del 36%, fino a massimo di 5 mila euro per le spese sostenute per risistemare o attrezzare giardini e terrazzi. A chiederlo ci sono già diversi emendamenti dei gruppi (tra cui Pd, Leu e M5S) che hanno segnalato le proposte di modifica alla commissione di Palazzo Madama.

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Il tema è stato al centro di una riunione tecnica interministeriale due giorni fa e, secondo quanto trapela, il bonus sarà riproposto in maniera identica rispetto a quest’anno. Sarà dunque valido per la sistemazione a verde di aree scoperte private e condominiali di edifici esistenti, di unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, per la realizzazione di impianti di irrigazione, pozzi, coperture a verde e giardini pensili. Governo e maggioranza, puntano anche a irrobustire le misure pro-famiglie.

Tra gli emendamenti dei ministeri che hanno attirato l’attenzione di Palazzo Chigi c’è una proposta per ristrutturare e riqualificare scuole d’infanzia parzialmente inutilizzate da trasformare in asili nido. La legge di Bilancio già prevede un fondo pluriennale, che indirizza 2,5 miliardi, tra il 2021 e il 2034, alla costruzione di nuovi asili per la fascia 0-2 anni e per la ristrutturazione di spazi comunali. Sul pacchetto famiglia ci sono anche diversi emendamenti segnalati dai gruppi: Pd e M5S si concentrano sul congedo per i papà, da portare a 10-11 giorni e da concedere anche agli statali, Italia Viva chiede l’aumento delle risorse per le adozioni internazionali mentre Leu punta a una nuova detrazione per chi iscrive i figli a corsi di musica o canto. I 5S chiedono poi risorse per il sostegno psicologico dei figli adottati e un fondo ad hoc per le famiglie di un solo genitore.

Dopodomani, come ricordato, la commissione Bilancio del Senato tornerà ad esaminare gli emendamenti e, tra i dossier più caldi, ci sono gli incentivi “green”. I partiti di maggioranza, 5 Stelle e Pd in testa, pressano il governo per favorire la riconversione delle auto a gpl o metano chiedendo di inserire uno sconto di 500 euro, mentre Dem e Italia Viva puntano all’estensione dell’ecobonus anche all’installazione di rubinetti o scarichi che consentono di risparmiare acqua. Corposo il pacchetto di segnalazioni per ecoincentivi del Movimento 5 Stelle, che chiede anche un bonus per le bici (50 euro per quelle tradizionali, fino a 200 per le elettriche o a pedalata assistita).

GLI EMENDAMENTI
Segnalati anche gli emendamenti che puntano a una proroga per altri due anni degli incentivi per la rottamazione di vecchi motorini con modelli elettrici e una revisione di quelli per le auto riducendo il limite massimo di emissioni da 70 a 60 grammi per chilometro. I 5S chiedono anche un fondo da 50 milioni per i Comuni sopra i 100mila abitanti per programmi di “Pedibus” e “Ciclobus” e di istituire una detrazione al 65% per chi installa a casa colonnine per la ricarica di auto elettriche. Restano sul tavolo anche il tema delle coperture necessarie a finanziare le correzioni alle microtasse (ieri il ministro Gualtieri ha confermato che il gettito della tassa sulla plastica scenderà, si parla di 80 centesimi al chilo invece di 1 euro) e la proroga della cedolare secca per i negozi. Sul tappeto Sarebbe anche l’ipotesi caldeggiata dal ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo di inserire in manovra un esonero contributivo al 100% fino a 3 anni per i datori di lavoro che mantengono in servizio le neo-mamme al rientro dalla maternità. 
Ultimo aggiornamento: Domenica 24 Novembre 2019, 10:27
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