Covid, la Lombardia torna a rivedere la luce. Diminuiscono i nuovi positivi nella regione, oggi soltanto al quarto posto tra le regioni italiane per numero di contagi. Anche per questo da domenica sarà ufficialmente zona gialla, come ha annunciato il presidente Attilio Fontana. «Il trend dei numeri si conferma in diminuzione - ha aggiunto il governatore - sia per quanto riguarda la circolazione del virus, sia per i ricoveri nei reparti ordinari che intensivi. Un risultato raggiunto grazie ai comportamenti virtuosi di tutti i lombardi, che ancora una volta ringrazio». I dati di oggi confermano le dichiarazioni del governatore: i nuovi positivi sono 1.233 con 14.175 tamponi effettuati e il rapporto è sceso all'8,6% (ieri 10.1%). Prosegue anche il calo dei ricoveri sia in terapia intensiva (-1) che negli altri reparti (-460). I decessi sono 69.
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Lombardia, il virus circolava da tempo
Intanto arrivano altre conferme che il virus circolava in Lombardia ben prima che venisse scoperto il cosiddetto 'paziente 1' di Codogno, ovvero già dal tardo autunno dell'anno scorso. Lo dimostra uno studio dell'università Statale di Milano, pubblicato sulla rivista Emerging Infectious Diseasese, secondo il quale il 21 novembre un bambino di 4 anni aveva il Covid, scambiato per morbillo. Un altro studio apre invece alla possibilità di individuare terapie più mirate.
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Zona gialla, cosa cambia per4 la Lombardia
Nelle Regioni "gialle" vigono le misure restrittive più «morbide» previste dal Dpcm. Vediamo esattamente cosa si può e non può fare.
Cosa è vietato: circolare durante il coprifuoco (dalle 22 alle 5), salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute che devono essere indicati sull’autocertificazione; recarsi presso bar e ristoranti dopo le ore 18, andare a prendere cibo d’asporto dopo le ore 22; i centri commerciali sono chiusi nei giorni festivi e prefestivi; i musei e le mostre sono sempre chiusi; le attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine sono sospese (anche nei bar e nelle tabaccherie); piscine, palestre, teatri, cinema restano chiusi.
Cosa è permesso: circolare liberamente e senza autocertificazione (negli orari che non sono coprifuoco); recarsi ai centri commerciali nei giorni feriali; recarsi tutti giorni presso farmacie, parafarmacie, negozi di alimentari, tabaccherie ed edicole (anche se all’interno dei centri commerciali); prendere i mezzi pubblici, la cui capienza sarà però ridotta fino al 50%; recarsi a bar e ristoranti prima delle ore 18, prendere cibo d’asporto entro le 22 e ordinare a domicilio in qualsiasi momento; andare nei centri sportivi; correre e fare attività sportiva all’aperto ma da soli. Resta la raccomandazione di evitare incontri non necessari, ma è possibile far visita ai congiunti
Istruzione: didattica a distanza per le scuole superiori, salvo per studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori; didattica in presenza per scuole dell’infanzia, scuole elementari e scuole medie. Chiuse le università, salvo per le attività delle matricole e per i laboratori.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 10 Dicembre 2020, 10:24
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