Ucraina, perché l'Unione Europea non ha un suo esercito? Cosa manca e quando potrebbe nascere

Per quanto tutti siano convinti di dover rilanciare la politica estera e difesa comune dell'Ue, non tutti i 27 si sono espressamente detti a favore della forza d'intervento

Perché l'Europa non ha un suo esercito? I due nodi, cosa manca e quando potrebbe nascere

L'Unione europea vuole il suo esercito. La Nato continua a rappresentare, con gli eserciti dei Paesi che la compongono e sotto la leadership americana, l’elemento centrale e a oggi insostituibile della difesa del continente europeo. Tuttavia l'Ue non può più fare affidamento solo su Stati Uniti e Alleanza Atlantica. E la dimostrazione lampante è stato l'attacco sferrato dalla Russia all'Ucraina, che dell'Europa fa parte solo da un punto di vista geografico.

Per quanto tutti siano convinti di dover rilanciare la politica estera e difesa comune dell'Ue, non tutti i 27 si sono espressamente detti a favore della forza d'intervento. Manca la tanto agognata unanimità e l'obiettivo è proprio di superarla per poter dare il via in futuro alle missioni militari dell'Ue. La ministra della Difesa tedesca, Annegret Kramp-Karrenbauer, aveva proposto a settembre il ricorso all'articolo 44 del Trattato dell'Unione che permetterebbe la partecipazione alle operazioni in base alla volontà degli Stati. Non tutti i Ventisette, in sostanza, sarebbero costretti a prendere parte a una missione Ue. 

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Quando potrebbe nascere l'esercito Ue

«Quando fu proposto l'esercito europeo negli anni novanta - ha spiegato Josep Borrell - si parlò di 50 mila soldati. Questa volta saranno di meno ma sicuramente meglio addestrati e più preparati ad intervenire». Dal 2016 ci sono stati dei grandi progressi nell’area della sicurezza e difesa, grazie a iniziative europee concrete per stimolare la cooperazione e rafforzare la capacità dell’Europa di difendersi. Ecco una panoramica degli ultimi sviluppi.

Gli europei si aspettano che l’Ue garantisca pace e sicurezza. Secondo un’indagine speciale dell’Eurobarometro su sicurezza e difesa (2017), il 75% degli europei è a favore ad una politica di sicurezza e di difesa comune dell'Ue. Più della metà, il 55%, è a favore della creazione di un esercito europeo. In un sondaggio, dell’Eurobarometro di marzo 2018, il 68% degli europei ha dichiarato di voler che l’Unione faccia di più in materia di difesa. La stessa percentuale si riscontra anche considerando le risposte dei soli cittadini italiani. I leader europei hanno capito che nessuno stato membro può far fronte da solo alle minacce alla sicurezza. Il presidente francese Emmanuel Macron ha dato l’impulso per un progetto militare comune nel 2017 e l'allora cancelliera tedesca Angela Merkel ha dichiarato, nel suo discorso al Parlamento europeo nel 2018: «Dobbiamo lavorare con la prospettiva di istituire un giorno un vero e proprio esercito europeo”.

Fare passi avanti verso un’unione della sicurezza e della difesa è stata anche una delle priorità della Commissione guidata dalla Von Der Leyen.

I problemi di spesa ed efficienza

Al vertice Nato del 2014 in Galles, i paesi Ue membri della Nato si sono impegnati a spendere il 2% del prodotto interno lordo (PIL) per la difesa entro il 2024. Il Parlamento europeo ha chiesto agli stati di mantenere questa promessa. Le stime della Nato del 2019 ci dicono che solo cinque stati (Grecia, Estonia, Lettonia, Polonia e Lituania) spendono più del 2% in difesa. Tuttavia, creare una difesa europea non è solo una questione di spesa ma anche di efficienza.

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Gli stati membri messi insieme sono secondi solo agli Stati Uniti per spesa militare ma si stima che circa 26,4 miliardi di euro vengano sprecati ogni anno a causa di duplicazioni e ostacoli negli appalti. Ad esempio, rispetto agli Stati Uniti, in Europa ci sono sei volte più sistemi di difesa. L’Ue può offrire un quadro per la cooperazione e un incentivo alla collaborazione. Se l’Europa vuole competere a livello internazionale, deve mettere insieme e integrare le migliori capacità. Entro il 2025 la Cina sorpasserà l’Europa e prenderà la seconda posizione fra chi spende di più in difesa.


Ultimo aggiornamento: Martedì 1 Marzo 2022, 21:38
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