Non solo vaccinazioni e guarigione, per ottenere il Green pass è possibile anche sottoporsi ad un tampone. Che si tratti di un test molecolare, antigenico o salivare poco importa ai fini dell'ottenimento del Qr code, ciò che conta è che abbia un risultato negativo. Ovvero attesti - con un'affidabilità che in genere parte almeno dal 75 per cento - che il soggetto sottoposto all'esame e che otterrà la certificazione verde, in quel momento, non ha in corso un'infezione da Sars-Cov2. Non a caso, la validità del Green pass ottenuto in questo modo è di sole 48 ore.
Uno strumento prezioso che però in tutta evidenza ha grandissimi limiti e non può quindi essere considerato un'alternativa paragonabile al vaccino. Piuttosto può essere visto come un mezzo utile per chi è ancora in attesa di immunizzarsi, o magari per chi è già vaccinato e preferisce essere ancora più sicuro in determinate situazioni. In ogni caso, all'interno del decreto in arrivo che estende l'obbligo del Green pass ai lavoratori pubblici e privati dovrebbe imporre - fino a fine dicembre - alle farmacie dei prezzi calmierati per i tamponi antigenici.
Il costo
Innanzitutto, a fronte di una vaccinazione offerta gratuitamente dal Sistema sanitario nazionale, i tamponi hanno un costo. Sono infatti effettuati in praticamente ogni farmacia o laboratorio di analisi della Penisola e, anche se in occasione del decreto relativo all'estensione del Green pass obbligatorio per i docenti del 6 agosto il loro prezzo era stato concordato, non c'è un'omogeneità. L'intesa infatti non prevedeva un'imposizione ma solo un suggerimento. Il risultato è che in pochi, soprattutto le farmacie comunali, offrono il servizio a meno di 20-40€. Per questo, a quanto si apprende, l'esecutivo nel decreto in arrivo dovrebbe imporre l'obbligo di adesione all'accordo sui prezzi calmierati dei tamponi antigenici. In altre parole un italiano che è stato esentato dal vaccino dal proprio medico lo avrà sempre gratuitamente, un minorenne non vaccinato lo otterrà ad 8 euro e un maggiorenne a 15 euro.
Le differenze con il vaccino
A prescindere dalla spesa che un lavoratore andrebbe a sostenere (data la durata breve del valore del test ai fini del pass bisognerebbe mettere in conto almeno 180€ ogni mese, una spesa che ricadrà sulle spalle del lavoratore) e del disagio di dover ricorrere ogni 48 ore ad un nuovo tampone, come detto i test non sono paragonabili al vaccino.
Ovviamente però il Green pass di tutto ciò non tiene conto e quindi, ai fini dell'accesso sul posto di lavoro a un ristorante o ad un evento, il tampone viene considerato allo stesso modo. Sempre a patto che il risultato negativo che permette di generare il Qr code non risalga a più di 48 ore prima, altrimenti le app di verifica mostreranno un semaforo rosso al soggetto in questione.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 20 Febbraio 2023, 14:21
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