Green pass per ristoranti obbligatorio dalla zona gialla: la proposta delle Regioni. Per restare in bianca ricoveri al 15% in terapie intensive

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Green pass obbligatorio per entrare nei ristoranti dalla zona gialla per scongiurare chiusure al di fuori della zona bianca. È la proposta che si apprende da ambienti della Conferenza delle Regioni che si è riunita anche sul tema del green pass. I governatori chiedono di introdurre l'obbligo di accesso con il green pass a discoteche e grandi eventi solo al fine di permettere, almeno nella fase attuale, la riapertura di queste attività ancora chiuse. L'uso del pass per ristoranti e locali al chiuso riguarderebbe le aree al di fuori della zona bianca: una misura che, soprattutto in autunno, servirebbe per evitare nuove chiusure. Il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, ha chiesto di riunire nuovamente la Commissione Salute delle Regioni. Inoltre dopo il primo incontro di oggi con i governatori - sui temi del green pass e dei parametri per l'assegnazione dei profili di rischio - una nuova Conferenza delle Regioni è convocata per domani alle 9 e precederà la Conferenza Unificata e la Stato-Regioni.

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Le altre proposte delle Regioni

Ridurre il numero delle zone, da 4 a 3, riguardo all'assegnazione dei profili di rischio, flessibilità nella valutazione dei parametri nelle piccole Regioni, fissare a 150 tamponi ogni centomila abitanti il numero minimo di test da effettuare ogni giorno, considerare il numero dei vaccinati nelle Regioni. Sono le proposte emerse dagli interventi dei vari governatori alla Conferenza delle Regioni che si è aggiornata a domani. È stato anche auspicato di non scendere al di sotto della soglia del 15% e 20% di occupazione massima dei posti letto - rispettivamente in terapia intensiva e nei reparti ordinari - per restare in zona bianca.

Zona gialla, ricoveri al 15% in terapie intensive e 20% in ordinari per restare in bianca

Potrebbero essere del 15% per le terapie intensive e del 20% per i ricoveri nei reparti ordinari, le soglie massime di occupazione dei posti letto ipotizzate per restare in zona bianca. È emerso dalla riunione del gruppo di lavoro sulla definizione dei parametri per i profili di rischio delle regioni. Le prime indicazioni avanzate dal governo parlavano di un’occupazione delle terapie intensive superiore al 5% dei posti letto a disposizione e con quella dei reparti ordinari superiore al 10% per il passaggio in zona gialla.

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L'ipotesi - si apprende da ambienti dello stesso tavolo a cui partecipano tecnici del ministero della Salute, delle Regioni e dell'Iss - rappresenterebbe un compromesso al rialzo rispetto alle soglie allo studio in un primo momento.

Con la ridefinizione dei parametri si stabilirà un numero minimo di tamponi da eseguire ogni settimana.

L'ACCORDO - L’accordo sarebbe dunque a portata di mano dopo la riunione dei presidenti delle Regioni con la ministra Maria Stella Gelmini, la Conferenza Stato-Regioni guidata da Massimiliano Fedriga e a seguire la cabina di regia composta da tecnini del Cts e ministri competenti, il consiglio dei ministri dovrà emanare il decreto con i nuovi parametri. Importante è che anche il ministro della Salute Roberto Speranza definisca «ragionevole» la richiesta delle Regioni, e così sembra, di far pesare di più, nell’attribuzione dei colori, il tasso di ospedalizzazione rispetto agli altri indicatori e all’indice Rt.

 

Ultimo aggiornamento: Martedì 20 Luglio 2021, 20:12
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