No Green pass, minacce al sindaco Sala: aperta indagine dopo i messaggi nelle chat Telegram

Il primo cittadino ha sporto querela nei confronti di due quotidiani nazionali

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Dopo le minacce dei No Green Pass e dei No vax al sindaco di Milano Beppe Sala comparse in alcune chat Telegram, scattano le indagini della Digos. Minacce di decapitazione e la diffusione dei suoi numeri di telefono e del suo contatto email nella chat di Telegram dove si organizzano le mobilitazioni del sabato pomeriggio. Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, è stato preso di mira dalla galassia 'no Green pass' che da alcune ore si è scatenata contro di lui, dopo le sue frasi in tv sulla gestione delle manifestazioni del sabato in città.

 

Il commento del sindaco Sala

Gli investigatori della Digos e della Polizia postale, coordinati dal capo del pool antiterrorismo milanese, il pm Alberto Nobili, stanno indagando sui messaggi di minacce che sono comparsi sul gruppo Telegram 'Basta dittatura!-proteste', nel quale sono iscritti oltre 8 mila No vax e No Green pass. È stato lo stesso Sala a parlare delle minacce ricevute in un video sulle sue pagine social. «Da alcune ore su Telegram si è scatenato il mondo dei no Green pass, ci sono i miei numeri di telefono, la mia email, si parla di decapitazione», ha detto Sala, che poi ha raccontato come le sue parole su come gestire le manifestazioni del sabato pomeriggio dei 'No Green pass' siano state travisate da alcuni giornali e questo avrebbe portato alle minacce in rete, tanto che il primo cittadino ha annunciato querele.

Indagini accurate su quaranta persone

Nel corso della sua partecipazione alla trasmissione L'Aria che tira, dove gli è stato chiesto dei disagi che ogni sabato interessano Milano per la manifestazione dei no Green pass, Sala ha risposto «che la polizia potrebbe fare solo una cosa, caricarli, cosa che ovviamente io capisco, il prefetto non intende fare.

Andando avanti poi dico che servirebbero più uomini e donne della polizia sul campo per contenerli posto che l'opzione carica non esiste». Il giorno dopo «guardate cosa titolano due quotidiani. La Verità, ' Sala, la Polizia carichi i no Green pass', Il Giornale ' Sala, giusto caricare i cortei no Green pass'. Prima di tutto querelerò i due giornali, poi cercherò di stare tranquillo. Ma voglio dire a tutti che in questo momento non si scherza con il fuoco». Gli investigatori, anche in vista di un'informativa che porterà all'apertura di un fascicolo in Procura, stanno analizzando i post più 'violenti' di una quarantina di persone. Tra l'altro, nella stessa chat compaiono anche diversi messaggi contro il premier Mario Draghi e il ministro della Salute Roberto Speranza.

Denunce anche per due quotidiani nazionali

Dal mondo delle imprese a quello della politica sono state tante le manifestazioni di solidarietà arrivate al sindaco Sala, da quella di Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio e Camera di Commercio di Milano, a quella della Cgil di Milano. Solidarietà al sindaco è arrivata anche dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, secondo cui le minacce sono «inaccettabili e preoccupanti». Ma nonostante le dimostrazioni di solidarietà per Sala sabato sarà un altro «sabato di preoccupazione. Purtroppo non vediamo una fine a queste manifestazioni e la cosa preoccupa molto».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 29 Ottobre 2021, 11:02
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