L'8 agosto il partito di Salvini ha diffuso il comunicato che annunciava la fine dell'esperienza gialloverde. Poco meno di un mese più tardi, il 3 o il 4 settembre, potrebbe arrivare l'annuncio del nuovo governo M5S-Pd. Anche se i giochi sembrano fatti, se gli ostacoli più grossi sono stati superati, i giorni che restano saranno decisivi. Sul programma l'accordo appare vicino, sulla squadra di governo M5S e Pd si daranno ancora battaglia.
LEGGI ANCHE Governo, Conte al Quirinale, deadline mercoledì. Zingaretti: «Via i due vicepremier, di tutto per dare governo all'Italia»
Con ogni probabilità, la bandiera a scacchi comincerà a sventolare dopo un incontro, ancora non annunciato e nemmeno in agenda, fra il segretario dem Nicola Zingaretti e il leader Cinque Stelle Luigi Di Maio. Decisivo sarà anche il voto della base pentastellata su Rousseau, che potrebbe essere fissato per domani o martedì. Negli stessi giorni, potrebbe essere convocata la direzione del Pd, per il via libera definitivo all'accordo.
Sotto l'aspetto istituzionale, dopo gli incontri politici della scorsa settimana con i rappresentanti delle varie forze presenti in Parlamento, domani il premier incontrerà le delegazioni dei terremotati e dei disabili. Martedì Conte potrebbe rivedere rivedere, in muove consultazioni, i gruppi della maggioranza.
E, tra martedì e mercoledì, potrebbe sciogliere la riserva e presentare al Colle la lista dei ministri, per le osservazioni e il nulla osta finale del presidente Sergio Mattarella.
Il governo potrebbe giurare il giorno stesso. A seguire, il primo Consiglio dei ministri. Con questo percorso, è possibile ipotizzare che i passaggi al Senato e alla Camera per il voto di fiducia possano essere messi in agenda prima della fine della settimana o al massimo lunedì 9 settembre.
Ultimo aggiornamento: Domenica 1 Settembre 2019, 18:56
© RIPRODUZIONE RISERVATA