Attacca gli avversari e pure gli alleati, poi stira ma non strappa l'alleanza, si indigna ma evita il muro contro muro: la Giorgia Meloni leader - per i sondaggi - del primo partito italiano non è più solo il volto e il motore dell'unica opposizione del governo Draghi. Veste i panni della stratega consapevole che urla e prove di forza sono importanti almeno quanto il saperle limitare: almeno per il momento. E così mentre l'amico Matteo Salvini vende caro ogni "zero virgola" che gli cede e fa di tutto per allentarne l'ascesa nel centrodestra, Meloni temporeggia e attende che scatti il semestre bianco le consenta di alzare i toni sull'esecutivo e che passino le elezioni comunali per rispondere alle bordate leghiste.
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Giorgia Meloni, dalla Rai a Milano
Ora però è il momento di tenere il punto. Dopo il pantano del Copasir che l'ha costretta a una battaglia campale per portare Adolfo Urso alla presidenza, ora è di nuovo amareggiata. Così usa toni forti - non che sia una novità - e descrive «l’esclusione dal Cda Rai» come «un atto deflagrante sul piano istituzionale, ha conseguenze enormi sulla democrazia». Anzi fa in modo che sembri a rischio l’unità della coalizione nella corsa alla presidenza della Calabria e in altri Comuni dove ancora non si è definita un’intesa. Al punto che sono caduti nel vuoto i tentativi degli alleati (non i leghisti) per farla essere a Milano alla presentazione del candidato sindaco Luca Bernardo e «trovare una soluzione» come spiegano da Forza Italia.
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La decisione di disertare tra le polemiche (il «fatevi delle domande e datevi delle risposte» scandito dalla "sua" Daniela Santanché a pallazzo delle Stelline ieri, a Milano) è una richiesta ben precisa.
Il testa a testa in pratica, non è per niente al capolinea. E lo testimoniano anche i sondaggi. Fratelli d'Italia è di nuovo il primo partito nelle intenzioni di voto degli italiani. Dopo il sorpasso di due settimane fa e il controsorpasso della Lega, la Meloni e i suoi sono infatti tornati in testa nella rilevazione Swg del Tg La7. Con 20,8% delle preferenze, ha pochi decimi di vantaggio su Salvini, ma tanto basta per dimostrargli che a lasciare gli equilibri così come sono e subire ogni tanto, è una strategia che paga.
Ultimo aggiornamento: Domenica 18 Luglio 2021, 10:01
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